Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Laura ZAMPA (nella foto), Consigliera provinciale del PD:

<< Ritengo precisare che la mia presenza all’incontro a Villa Redenta delle associazioni cittadine, Centro Culturale Città Nuova, Italia Nostra, Legambiente e WWF, era un mio preciso dovere istituzionale. Rientra nel mio mandato elettorale infatti ascoltare ed essere accanto, per quanto possibile e di mia competenza, ai miei concittadini, a maggior ragione quando si uniscono nella tutela del patrimonio della città. Già ho espresso il mio parere riguardo l’alienazione di Villa Redenta da parte della Provincia di Perugia, e se è vero che il suo inserimento nel piano delle dismissioni è stato un passaggio quasi dovuto per il mantenimento del patto di stabilità e quindi per la possibilità di varare un bilancio preventivo che conceda, in primis, di dare il via al piano di manutenzione e messa in sicurezza di scuole e strade della Provincia, è altrettanto vero che è preciso compito delle Istituzioni garantire la fruibilità del patrimonio e tutelarlo, specialmente quando si tratta di beni artistici e culturali. Villa Redenta, ha una particolarità che la rende strategica per la vita sociale della nostra città. Storicamente e tradizionalmente è il luogo dove si incontrano i cittadini, dai più piccoli agli anziani, il luogo del relax, della bellezza, della cultura, con le attività di formazione del Teatro Lirico Sperimentale, le attività di convegno nella Sala Monterosso, le feste delle associazioni culturali, interculturali e di volontariato, l’ostello che può con dignità ospitare turisti a prezzi modici, la splendida villa che potrebbe divenire il prestigioso, privilegiato luogo delle relazioni e della formazione.

Spetta ai cittadini rivendicarne l’appartenenza al territorio, spetta alle istituzioni garantirla. Il mio impegno a tal fine si è esplicato in Commissione consiliare competente con il promuovere un documento, poi firmato da tutti i capigruppo dei partiti di maggioranza ed approvato in sede di Consiglio dove, tra l’altro, si impegna il Presidente della Giunta provinciale affinché: “Si ponga in essere una forte iniziativa verso il Governo e il Parlamento insieme a tutta la rete istituzionale regionale perché si arrivi ad una revisione del patto di stabilità interno in modo da tenere conto di tutte l’emergenze di questo momento, sia quella dei conti dello Stato a livello nazionale, sia quella del mantenimento in vita e possibilmente della crescita dell’economia del territorio … inoltre il Consiglio: esprime la volontà, al conseguimento del difficile obbiettivo del raggiungimento dei vincoli espressi dal patto di stabilità interno, del mantenimento dei seguenti impegni che hanno un valore proprio irrinunciabile: 1) che la prima quota di un milione e duecento mila euro relativi alle alienazioni (dismissioni), come quota parte degli oltre 7 milioni previsti nel piano degli investimenti, sia destinata alla viabilità per interventi di manutenzione straordinaria, secondo le priorità stabilite da ogni singolo comprensorio, così come da indirizzo generale già approvato unanimemente dal Consiglio provinciale; 2) che si mantengano ad uso pubblico i parchi e i giardini storicamente ad uso della collettività, in merito alle eventuali alienazioni di quei beni che hanno un valore storico, culturale e sociale. I relativi ed eventuali bandi di vendita saranno partecipati e definiti di volta in volta nella Commissione competente e in Consiglio; 3) che si confermino gli impegni, precedentemente assunti dalla Giunta, ad impiegare le risorse derivanti da alienazioni già effettuate nel 2011, per il completamento della struttura scolastica di Marsciano e per il completamento del Polo scolastico alberghiero di Spoleto”. Oltre al personale contributo alla stesura del documento, ho inviato in data 28 maggio 2012 una lettera al presidente della Provincia dove ribadisco la mia posizione in merito con la seguente comunicazione: “Seppur consapevole che l’iniquo obbligo di adesione al Patto di Stabilità, se non si vuole incorrere in devastanti sanzioni, conduce senza possibilità di scampo i nostri Enti Locali alla dolorosa scelta di rinunziare a parte del loro patrimonio, il mio impegno, come Consigliere di questa Provincia, sarà perché in questo percorso, in primo luogo siano massimamente salvaguardati i Palazzi e le Ville che, oltre che patrimonio artistico, si offrono tra l’altro come luogo dell’incontro, della relazione e della convivialità per cittadini e turisti. In seconda ipotesi ritengo sia indispensabile, in questa fase, creare, anche con le Amministrazioni Locali, un percorso partecipato e condiviso che permetta di individuare scelte che concedano che tali beni, che ritengo inalienabili ai Territori, rimangano con garanzia assoluta aperti alle Città e ad esse profondamente connessi e possano continuare ad essere luoghi fruibili per la realizzazione ed anzi il potenziamento di progetti in essere ed in divenire legati allo sviluppo delle città”. Ulteriore elemento per la mia totale adesione al Bilancio di previsione 2012 sarà la chiara dichiarazione da parte della Giunta, attraverso un documento che accompagni il Bilancio, di conferma degli impegni precedentemente presi in Consiglio dall’Assessore al Patrimonio Piero MIGNINI, riguardo le risorse derivanti dalla avvenuta alienazione del padiglione della ex senologia, da destinare al completamento del Polo scolastico di Marsciano e del Polo alberghiero di Spoleto >>.