Riceviamo e pubblichiamo una nota di Fabio REFRIGERI e Daniele MITOLO, rispettivamente Assessore e Consigliere della Regione Lazio (nella foto):

<< L'arrivo delle deroghe per Rieti conferma la bontà dell'azione regionale nel Lazio e in particolare nella Provincia di Rieti che, in questo caso, ha usufruito del pacchetto più importante di assunzioni deliberate in sanità. Una scelta precisa che conferma l'attenzione dell'amministrazione laziale e del Presidente ZINGARETTI che già a novembre aveva sbloccato 39 posizioni che non sono ancora state utilizzate nella loro totalità. E ora ne arrivano ulteriori 27 (16 medici, 1 ingegnere civile, 7 infermieri e 3 tecnici di radiologia). In particolare la direzione della ASL potrà procedere a inserire in pianta stabile nell'organico aziendale: 1medico di urologia; 2 cardiologi per l'emodinamica; 1 medico per ortopedia e traumatologia; 1 per oftalmologia; 1 patologo; 1 medico di radiodiagnostica; 1 di neonatologia; 2 di medicina interna; 3 di anestesia e rianimazione; 1 medico di nefrologia e dialisi, 1 medico chirurgia generale; 1 psichiatra;1 dirigente ingegnere civile; 7 infermieri e 3 tecnici della radiologia medica.

 

Con queste deroghe a Rieti arriviamo a quasi 70 assunzioni tra personale medico e non, nel giro di pochi mesi: un segnale che rappresenta una risposta forte alle necessità segnalate dalla struttura sanitaria locale e dalle associazioni e che, al tempo stesso, indica la volontà di ristabilire un equilibrio che nel passato era stato sbilanciato a danno del Reatino. Alle deroghe si devono infatti aggiungere gli accreditamenti riconosciuti per i posti nella riabilitazione e gli investimenti comunicati a gennaio per 1,3 milioni di euro destinati per la ristrutturazione dei locali, la nuova impiantistica e la messa in sicurezza del San Camillo DE LELLIS. Nonostante le difficoltà del settore  la Regione sta mettendo i conti a posto e le decisioni prese in questi mesi testimoniano come sia possibile investire facendo al tempo stesso economie derivanti da percorsi sbagliati che nel tempo hanno compromesso la sanità laziale e quella provinciale. Ora le cose stanno cambiando e il riconoscimento delle deroghe conferma la volontà di dare piena funzionalità al sistema locale che aspettava le risposte che stiamo dando >>.