<< Le case-museo, magari messe in rete con dimore e giardini storici, nella salvaguardia della loro peculiare destinazione museale, possono costituire per l’Umbria una importante occasione non soltanto per conservare e valorizzare un notevolissimo patrimonio storico-culturale, ma anche grande una opportunità per polarizzare un turismo di qualità >>. Questa la dichiarazione di Fabrizio BRACCO (nella foto), Assessore regionale alla Cultura e al Turismo, che a Palazzo DONINI, durante una conferenza stampa, ha presentato il convegno dal tema “Case-museo, famiglie proprietarie e loro collezioni d’arte. Esperienze a confronto”, che si svolgerà dal 18 al 20 aprile, a Perugia, nella doppia sede del BRUFANI Palace Hotel e di Palazzo Sorbello. Alla presentazione hanno partecipato Ruggero RANIERI di Sorbello, Presidente della Uguccione RANIERI di Sorbello Foundation, e Luca CONTI, in rappresentanza del Comune di Perugia. Per tre giorni, si confronteranno su temi e problemi delle “case-museo”: Claudio STRINATI, già Soprintendente Speciale per il Polo Museale della città di Roma; Ilaria BORLETTI BUITONI, Presidente nazionale del FAI - Fondo Ambiente Italiano; Rosanna PAVONI, già Presidente del Dem Hist (un Comitato internazionale per le “case-museo” storiche, nell’ambito dell’International Council of Museums); Francesco MANCINI, dell’Università degli Studi di Perugia; Galina ALEKSEEVA (Museo “Lev TOLSTOJ”); Tim KNOX (Sir John Soane’s Museum of London).

<< È un convegno ambizioso - ha dichiarato Ruggero RANIERI di Sorbello - per riflettere su tutti i problemi legati all’esperienza delle case-museo, strutture parzialmente o totalmente aperte al pubblico e sulle quali comunque applicare, a differenza delle dimore storiche, i criteri della musealizzazione, fornendo anche indicazioni pratiche ai proprietari per il loro passaggio da una dimensione privata a quella pubblica o semipubblica. La casa-museo (siano esse abitazioni o laboratori e botteghe d’arte) è un modo per mettere a disposizione patrimoni di difficile gestione privata al servizio, oltre che del pubblico, di una comunità educativa e scientifica, preservandone il valore storico e culturale, oltre che di testimonianza e ‘racconto’ di generazioni di vita familiare >>.