Il meglio della cucina sabina per la prossima domenica di luglio, il tutto all’insegna del gusto, ovvero una selezione di sagne strasciate, pane, porchetta e vino rosso. Il 28 Paganico Sabino festeggia la 22^ edizione della Sagra delle Sagne Strasciate, un piatto tipico locale ottenuto strappando in piccoli lembi una sfoglia ricavata dall’impasto di farina, acqua e uova. Una vera a propria prelibatezza (che viene condita con funghi porcini) da gustare presso il Centro Diurno, con posti al coperto all'interno di capienti tensostrutture. Prima di mettersi a tavola, cosa c’è di meglio di una scampagnata per farsi venire appetito? Ecco quindi la passeggiata di 2 km e, in contemporanea, la “Strapaganico” nell’ambito del Memorial “Marco D’ANDREA”, gara agonistica sulla distanza di 10 km. Invece, dopo pranzo, si potrà visitare la mostra di arredi sacri e di attrezzi della civiltà contadina, oppure curiosare fra gli stand che proporranno i migliori prodotti tipici della Sabina, o ancora assistere agli spettacoli musicali in programma. A disposizione dei visitatori, ci sarà anche un bus navetta che consentirà di raggiungere comodamente il luogo della sagra dopo aver parcheggiato la propria auto lungo la via che porta al paese.

Con questa manifestazione, il caratteristico borgo della Valle Turano si conferma ancora una volta paese di sapori, allegria e tradizioni. Un borgo magico, abitato da meno di 200 persone, che ogni anno si ripopola nei mesi estivi e in particolare nel giorno della festa. Un paese che sorge sulle sponde dello splendido lago del Turano, creato artificialmente nel 1939 attraverso la realizzazione di una diga sull’omonimo fiume, e collegato al lago del Salto da una galleria lunga 9 km. Sempre nel territorio di Paganico sorge la suggestiva “Pietra Scritta”, il monumento funerario della famiglia dei Muttini risalente alla seconda metà del I secolo a.C. E’ un monumento funerario “a dado”, realizzato quindi modellando un masso erratico esistente sul posto e che si era probabilmente distaccato dall'incombente Monte Cervia. La “Pietra Scritta”, insieme ad altri reperti archeologici rinvenuti recentemente sulla cima del Monte Cervia, testimonia in modo incontrovertibile la remota antichità degli insediamenti romani nella Valle del Turano. All’interno del borgo di Paganico, invece, meritano una visita la chiesa di San Nicola, che risale almeno al 1.300, la chiesa di Santa Maria dell’Annunciazione, ristrutturata nel 2001, e la Chiesa di San Giovanni Battista, oggi parte integrante del cimitero. Ulteriori informazioni sul sito ufficiale della Pro Loco www.paganicosabino.org.