Presentata a Roma, presso Palazzo ROSPIGLIOSI, alla presenza delle autorità e della stampa locale e nazionale, la 2^ edizione di “Rieti Cuore Piccante - Fiera Campionaria Mondiale del Peperoncino”. Un evento che vedrà, dal 26 al 29 luglio, presenti 700 varietà provenienti da tutto il mondo, dallo jalapeño al poblano, dal cascabel all’habaneto, passando per il nostrano diavolicchio e molti altri. La grande esposizione reatina proporrà peperoncini provenienti dai 5 continenti che coloreranno le più belle piazze del centro storico, in quello che è già diventato un appuntamento imperdibile per appassionati e gourmet che nella scorsa edizione si sono riversati a Rieti, arrivando all’incredibile numero di 100mila presenze. Il tutto in un clima di internazionalità che prevede la presenza ufficiale di Paesi ospiti: Messico e Ghana e probabilmente anche l’India che, nel corso delle giornate, attraverso stand istituzionali proporranno una grande varietà di prodotti e piatti tipici e tradizionali del proprio Paese e porteranno gruppi di artisti che con le loro esibizioni arricchiranno il già notevole programma della manifestazione. Un grande evento che ritorna, grazie all’efficacia della macchina organizzativa dell’Associazione Peperoncino di Rieti e alla collaborazione e al sostegno del Comune e della Provincia di Rieti, Regione Lazio, Camera di Commercio Industria Agricoltura e Artigianato di Rieti, l’Ascom Confcommercio, Fenacom Rieti, la Coldiretti, la Fondazione VARRONE, la Cassa di Risparmio di Rieti e l’Accademia Italiana del Peperoncino. L’iniziativa reatina ha come scopo principale quello di esaltare un prodotto che vanta nel mondo circa due miliardi e mezzo di consumatori.

Al peperoncino, anche quest’anno, saranno dedicati convegni, mostre e incontri, oltre alla visita di importanti artisti nazionali del calibro di Gigi D’ALESSIO, Anna TATANGELO, i Cugini di Campagna (autori di una hit dedicata proprio al peperoncino), Lando BUZZANCA, Pippo FRANCO e Lino BANFI. Una menzione a parte merita la principale novità di questa edizione. Infatti, saranno presentati i primi risultati di una ricerca che l’Università di Perugia sta portando avanti, su incarico dell’Associazione Peperoncino di Rieti e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Lazio, per mettere a punto un sistema scientifico per il calcolo del grado di piccantezza del peperoncino. Il sistema attuale, la scala SCOVILLE, usata dal 1912 a oggi, è un sistema empirico e che prevede la costruzione di una scala graduata di valori che variano in base al contenuto di capsaicina presente nelle diverse varietà di peperoncino. Wilbur SCOVILLE stabilì arbitrariamente un valore di 16.000.000 per la capsaicina ed è questo il punto debole del sistema al quale si cerca di ovviare, proprio attraverso questo innovativo sistema, stabilendo un valore assoluto e scientificamente certo che, una volta accettato, rappresenterà una novità di portata mondiale. Ma “Rieti Cuore Piccante” offrirà anche importanti spunti di riflessione sull’importanza salutistica, economica e storica del capsicum (nome scientifico del peperoncino). Ad esempio, non tutti sanno che a dispetto di un crescente utilizzo di questa spezia nella nostra cucina, ben il 70% del peperoncino consumato in Italia proviene da mercati esteri. Che in taluni casi esportano un prodotto di bassa qualità, reso addirittura nocivo dall’uso del Sudan, un colorante tossico. Mentre l’Italia, per caratteristiche climatiche, potrebbe diventare un importante produttore mondiale con conseguenti benefici economici. E anche salutistici, perché sono diverse le virtù della spezia rossa, non ultima quella di contenere, se consumato fresco, la preziosa vitamina C.