Riceviamo e pubblichiamo una nota di Luisa DI CURZIO (nella foto), candidata Sindaco per la Lista Civica “Cascia Nuova”:

<< Mobilitiamoci tutti qui e ora: a Cascia è ora di aria nuova! In una sala piccola ed in orario di lavoro (chissà perché?!) il confronto di ieri sera è stata una delle più grandi occasione di partecipazione e di vita democratica della nostra città: siamo già contenti di aver avuto l’iniziativa di proporre questo confronto ai due candidati avversari e di questa grande risposta cittadina. Segno evidente che Cascia ha quanto mai bisogno di nuova aria partecipativa, di nuovi spazi e metodi, di nuova Politica. randi temi al centro del confronto: turismo, sviluppo, possibilità. Cioè, i grandi temi che, se ben coordinati e amministrati, non certo come è avvenuto finora, salvano e tutelano territori e comunità. Abbiamo proposto e da sempre difendiamo un turismo a tre dimensioni: religiosa, mista, alternativa. La prima è da sempre il fiore all’occhiello della nostra città, ma tutti i fiori possono essere meglio curati: questo potrebbe meglio sbocciare, come le nostre Rose, con una maggiore sinergia e collaborazione costante tra Amministrazione e Chiesa locale. Accanto, il turismo misto che mira ad una partecipazione maggiore e più ricca del pellegrino che possa non solo visitare la nostra grande Basilica, ma anche l’intera città, le frazioni e l’hinterland. Infine, il turismo alternativo, vera innovazione del nostro Programma: un piano di valorizzazione dei percorsi sportivi, naturalistici, archeologici e museali, storici, enogastronomici e didattici. Secondo grande tema: lo sviluppo.

E’ facile, giusto e bello parlare della necessità di opportunità di lavoro, occupazione giovanile, incentivi alle imprese e cooperative di servizi, più utile e necessario è spiegare come fare a realizzare tutto ciò, cosa che i candidati avversari si sono ben guardati dal chiarire e illustrare, a parte petizioni di principio che si nutrono di belle espressioni, ma che non portano mai a risultati concreti. Ebbene, secondo Cascia Nuova, ormai una sola è la via principale sulla quale camminare: la via dell’Europa. Anche la nostra città deve sentirsi parte di un grande continente, che offre finanziamenti (spesso accantonati e sprecati), nuove dimensioni e strutture professionali e che soprattutto può ridare la giusta dignità, specialmente in un tempo di grande crisi come questo, al lavoratore, particolarmente a quello giovane che per la prima volta cerca un’occupazione e una realizzazione professionale. Invece, a Cascia sprechiamo non solo le possibilità esistenti, ma anche quelle che ci offre Madre Natura: il fiume di Cascia è sparito, prosciugato da politiche inesistenti, mentre avrebbe potuto essere luogo ideale per un Centro di rafting, e, conseguentemente, di nuova occupazione. Così come la strada statale della Valnerina, infrastruttura fondamentale per il trasporto di merci e strutture di servizio, assolutamente bisognosa di manutenzione e rifacimenti, e invece solo oggetto della revoca di un finanziamento già approvato. E, infine, come non valorizzare l’avioporto della frazione di San Giorgio, anch’esso giacente come molte delle opere pubbliche della nostra città? Queste sono soluzioni concrete, non belle parole senza progetti. Infine, ma non ultimo, le possibilità. Sono i cittadini, come ovunque, i primi governanti di Cascia: essi devono, anzitutto e subito, avere accesso agli atti pubblici, debbono poter accedere ad un sito internet mediante il quale essere informati, aggiornati, partecipare e proporre, debbono poter ricevere un giornale comunale periodico da leggere e conservare nei mesi curato da un nuovo e vero Ufficio Stampa comunale, debbono poter essere invitati a periodiche Assemblee popolari, soprattutto in merito ai Lavori pubblici e alle decisioni di rilevante e generale importanza. Ci uniamo all’appello finale del moderatore della serata: che la nuova Cascia diventi davvero un luogo sereno e corretto e che tutti i favoritismi e le politiche non sempre chiare degli anni scorsi possano finalmente cessare. Se anche un osservatore esterno, esperto e preparato, arriva pubblicamente, e molto giustamente, a dire queste cose, il segno è uno solo: la vecchia Cascia non ci appartiene più, con Cascia Nuova torniamo tutti ad amministrare insieme la nostra città! >>.