di Alessia NICOLETTI

Uno dei momenti più toccanti delle intere Celebrazioni Ritiane, articolate per tutto il mese di maggio tra momenti puramente celebrativi e sacrali e spazi di importante riflessione sociale, è senz’altro la consegna del prestigioso “Riconoscimento Internazionale Santa Rita” alle tre donne che più hanno imitato le virtù della Santa di Cascia (nella foto). Il Premio, istituito nel 1988 dal Comune per mettere in risalto come anche al giorno d’oggi vi siano persone che vivono quei valori di perdono, pace, solidarietà, dedizione, fede e amore, permette in modo particolare di rivivere, ogni anno secondo sfumature di principi diversi, quelle emozioni che la vita di Rita sa rendere ancora vive nell’animo di tutti i fedeli. Proprio in onore di questo importante evento, venerdì scorso, alle ore 21.00, la Basilica di Santa Rita ha ospitato la conferenza stampa di presentazione delle tre donne proposte per quest’anno, con la presenza del giornalista Rosario CARELLO, autore e conduttore di “A sua Immagine” su RAI Uno, il programma di approfondimento e confronto culturale sulla scia delle rubriche religiose. Tre donne, incrollabili nella fede e determinate nel proporre ideali di pace: Sara FUMAGALLI, nata a Lecco il 13 novembre 1970, grazie al suo impegno politico e istituzionale, spinto da una svolta decisiva della sua vita a seguito di un pellegrinaggio a Medjugorje, dal maggio 2003 rilancia l’attività dell’Umanitaria Padana ONLUS, dando vita al progetto “Guerrieri per la Pace”, volto a costruire condizioni reali di sviluppo e di pace nei paesi colpiti dai conflitti o devastati da calamità.

Dal maggio 2006 è membro onorario del Serra Club Int. - Aggregato alla Pontificia Opera delle Vocazioni Ecclesiastiche. Proposta per il “Riconoscimento Internazionale Santa Rita”, perché come la Santa, impegna la maggior parte della sua vita nel portare la pace in quei luoghi dove regna la guerra; Suor Eugenia BONETTI, nata nel milanese nel 1939, inviata in Kenya per 24 anni, tornata in Italia nel 1991, lavora in un centro di ascolto e accoglienza della Caritas, a Torino, con donne immigrate, molte delle quali vittime del traffico di esseri umani e dal 2000 lavora a Roma negli uffici centrali dell’Unione Superiore Maggiori d’Italia, a coordinazione del settore “tratta donne e minori”, ma non smette di incontrare di notte le ragazze che sono sulla strada. Proposta per il coraggio e la forza interiore che ha avuto nell’aiutare tante giovani donne ad uscire dal giro della prostituzione; Egidia PATITO, nata a Spoleto il 16 marzo 1952, maestra di scuola materna e madre di due figli, grazie a Don Mario CURINI allora Parroco di Baiano oggi arciprete di Norcia, è coinvolta nel Progetto Casa Famiglia del gruppo Opera Assistenza Malati Impediti, per l’accoglienza di persone diversamente abili, di cui dal 2005 è Presidente. Proposta perché, rispondendo alla chiamata del Signore, ha scelto di dedicarsi agli altri senza mai rinunciare al ruolo di mamma, moglie e figlia, affidandosi spesso proprio all’aiuto di Santa Rita. La consegna dell’artistica e prestigiosa pergamena verrà fatta sabato 21 maggio alle ore 17.30, durante la Celebrazione solenne del Transito di Santa Rita, presieduta da Mons. Renato BOCCARDO, Arcivescovo di Spoleto-Norcia, altamente coinvolgente perché evoca proprio il momento della morte di Santa Rita e la profonda attualità del suo messaggio di fede.