A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS (nella foto), Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:

Sfida all'O.K. Corral per il Polo Logistico di Passo Corese.
Ovvero del potere e dell'arroganza.

<< L'esempio che viene dall'alto sta producendo effetti deleteri. In questi ultimi venti anni si è creata una classe politica italiana, stratificata nei vari livelli di peso e di importanza, che tracima da tutte le parti come una diga quando le piogge la gonfiano oltre l'invaso. E, come nel caso della diga, sembra non esserci rimedio. Per uscire dal vago diciamo che si tratta in concreto di questo. I partiti, o le persone fisiche, come oggi si configurano questi tradizionali strumenti della vita politica italiana, dopo aver occupato ogni interstizio possibile creato dal potere, si sono circondati di una pletora di enti, sotto enti, consigli di amministrazione, comitati, società di servizi e di ogni tipo di cose allo scopo di fornire a tutti coloro che in qualche modo concorrono al loro sostegno una mangiatoia con la quale ingrassare le loro fameliche fauci. Sono i cosiddetti enti del sottogoverno nei quali vengono piazzati tutti i trombati, gli amici degli amici, i parenti e tutti gli incompetenti che non troverebbero mai un lavoro serio nel mondo dell'economia a qualunque livello, da quello esecutivo a quello dirigenziale. Questi signori, protetti dai potenti di turno dei quali sono sciocchi servitori, si sentono intoccabili e si abbandonano ad ogni tipo di arroganza. Sempre per non restare nel vago mi pare doveroso citare come esempio quanto è accaduto in questi giorni nell'ASI di Rieti.

Il Presidente di questo ente Andrea Ferroni, un ex comunista che naviga ufficialmente del PD reatino con la complicità di non tutti i dirigenti di quel partito, ma che governa quell'ente in afflato incestuoso con i compari dell'altra parte politica che lo contornano nel consiglio di amministrazione dell'ASI, forte della condivisione compatta del suo collegio di sostegno, si è divertito ad inviare auguri di buone feste sfottò a tutti coloro che combattono il suo tentativo di installate nella piana del Tevere tra i comuni di Fara in Sabina e Montelibretti un cosiddetto polo logistico che trasformerà quella zona in una selva di cemento armato. Gli oppositori sostengono che quella zona è stata dichiarata archeologica dalla Regione Lazio e che la vocazione della valle non è quella industriale e commerciale, bensì agricola di pregio con valenza archeologico-turistica. Il biglietto di auguri contiene due foto di scavi archeologici con l'indicazione sarcastica della somma di euro 4 milioni stanziata per gli scavi a favore della Soprintendenza. Una vera e propria provocazione che irride alla tesi di tutte le associazioni che si sono spese e si stanno spendendo per la difesa di quella zona e della corretta vocazione di quel territorio e degli uomini che ci mettono la faccia, che la dice lunga sul personaggio Andrea Ferroni, oggi top manager super pagato dell'ASI, ieri consigliere regionale sempre super pagato e ancor oggi super pensionato al livello dei parlamentari, che si diverte con i soldi dell'ASI, cioè i nostri, a sbeffeggiare coloro che non la pensano come lui nella gestione del territorio che i suoi compari politici dell'arcobaleno gli hanno consegnato. Una bella faccia tosta! Un briciolo di umiltà e di rispetto per la carica che riveste gli avrebbe dovuto consigliare maggiore prudenza, se non altro per motivi di opportunità e per non stuzzicare ancor di più la capacità di resistenza dei suoi oppositori. Ma con gli esempi che abbiamo al vertice in Italia ormai l'arroganza è arrivata a limiti di tracimazione, ma si sa che quando l'acqua di una diga tracima non si sa più quel che può accadere. Qualche volta succede la catastrofe che travolge tutti! Ma nonostante tutto Buone Feste e soprattutto Buon Anno >>.

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