Nel tardo pomeriggio di ieri, presso l'Ospedale DE LELLIS, si è verificato un caso di morte improvvisa di un bambino di 18 mesi, la cui causa non è ancora chiarita e pertanto non si può escludere una meningite da meningococco. L’AUSL reatina si è prontamente attivata con una indagine epidemiologica su eventuali soggetti a rischio da esposizione per una immediata profilassi farmacologica. Inoltre, è stato attivato il Numero Verde 800.019342, ad uso dei cittadini, cui ci si potrà riferire per ogni utile informazione dalle ore 08.00 alle ore 20.00. Ulteriori informazioni potranno essere acquisite nell'homepage del sito internet dell'Azienda sanitaria www.asl.rieti.it . Sono stati adeguatamente informati i medici di Medicina Generale, i pediatri di libera scelta ed i medici di continuità assistenziale.

La meningite da meningocco è una patologia piuttosto rara: ogni anno vengono notificati in tutta l’Italia dai 200 ai 300 casi complessivi, la stragrande maggioranza dei quali in bambini o giovani adulti. Purtroppo, ogni anno si verifica un piccolo numero di casi mortali, dovuti alla cosiddetta forma fulminante di tale patologia. La trasmissione del meningocco avviene soltanto per contatto diretto, ravvicinato e prolungato con soggetti ammalati. Per fortuna il germe è estremamente fragile e non sopravvive al di fuori dell’organismo umano. Quindi, non esiste la possibilità di trasmissione attraverso contatti più indiretti oppure attraverso abiti o oggetti. Per i soggetti che abbiano realmente avuto contatti ravvicinati con un caso, il rischio di acquisire la meningite è comunque molto basso. Si può facilmente annullare anche questo piccolo rischio assumendo pochissime dosi di specifici antibiotici, che fanno abortire l’eventuale infezione. Esistono anche degli efficaci vaccini antimeningococcici (un tipo adatto ai bambini sotto due anni e un altro indicato per i bambini sopra i due anni e adulti). Tale vaccino, però, inizia la sua protezione dopo almeno 15 giorni e non è quindi utile a tamponare l’emergenza. Per quanto riguarda gli aspetti clinici, ogni medico sa valutare quando sospettare un caso di meningite e come agire. La raccomandazione è di ricorrere in prima battuta al proprio medico, evitando di intasare l’ospedale per inutili allarmismi.