Tutto pronto per la festa del santo patrono Giovenale (nella foto, di Elisabetta LOMORO, il busto reliquiario), primo Vescovo della città, vissuto nel IV secolo. Una ricorrenza celebrata anche quest’anno in maniera diversa a motivo delle limitazioni anti Covid-19. Lunedì 3 maggio, alle ore 11.00, presso la Concattedrale, il Vescovo Mons. Giuseppe PIEMONTESE presiederà il solenne pontificale di San Giovenale, concelebrato dai sacerdoti della zona, alla presenza del Sindaco Francesco DE REBOTTI, dei rappresentanti delle autorità civili e militari, dei Terzieri, dei fedeli, per un massimo di 200 persone. Consegneranno il cero al Patrono i delegati delle parrocchie ed il Sindaco con la lettura della preghiera di affidamento della città al santo Patrono. Al termine, dal sagrato della Concattedrale, il Vescovo impartirà la benedizione sulla città di Narni e sull'intera Diocesi con le reliquie di San Giovenale. La celebrazione, come di consueto, oltre che sui canali YouTube e Facebook della Diocesi di Terni-Narni-Amelia e nella pagina Facebook Cattedrale San Giovenale e Cassio, sarà trasmessa in diretta anche sulle frequenze di MEP Radio Organizzazione. In Umbria sui: 95.600 MHz FM (Conca Ternana) - 91.600 MHz FM (Valle Spoletana e Valnerina) - 88.000-95.100 MHz FM (Valnerina). Ulteriori informazioni sulle frequenze di trasmissione e streaming audio su www.mepradio.it e www.mepradioumbria.it.

 

San Giovenale, fu martirizzato il 3 maggio sulla Via Nomentana, insieme a Evenzio, Alessandro e Teodulo. San Gregorio Magno nei Dialogi (IV, 12) e nelle Homiliae in Evangelium ricorda un Vescovo di Narni, di nome Giovenale, qualificandolo martire. Lo stesso Gregorio ricorda il sepolcro di Giovenale esistente sempre a Narni. Inoltre, di Giovenale esiste una “vita” scritta dopo il sec. VII di scarso valore storico, secondo cui, egli era di origine africana e, ordinato da Papa Damaso, fu primo Vescovo di Narni. Sempre secondo questa “Vita”, fu sepolto alla Porta Superiore della città sulla Via Flaminia. Il sepolcro di Giovenale, su cui fu costruito un oratorio attribuito al suo successore Massimo, fu molto onorato nell'antichità e si conserva tuttora nella cattedrale di Narni. Nel secolo IX, il corpo di Giovenale fu trafugato insieme con quello dei santi Cassio e Fausta e trasportato a Lucca, ma in seguito fu restituito a Narni e posto nella Cattedrale.