Fortemente voluto dall’Amministrazione comunale e dalla Pro Loco, e nonostante le difficoltà del post sisma, torna l’appuntamento con “Tradizione che Passione!”, la festa delle tradizioni rurali della montagna che si svolgerà sabato 21 e domenica 22 gennaio. Un ricco week-end all’interno del quale la città, la comunità e i numerosi turisti, che sempre attendono e amano l’evento, partiranno per un meraviglioso viaggio nel passato, per tornare alle tradizioni, alle origini e all’identità storica del territorio e proprio da queste guardare alla rinascita. La manifestazione, in questo senso, sarà infatti l’emblema delle numerose azioni intraprese per risanare le ferite inferte dal sisma e ripartire insieme e più forti di prima. Cascia non abbandona la sua storia, anzi è proprio da questa forza che la città è pronta a ripartire per ricostruire le fondamenta e tornare a splendere. Il primo passo di questo viaggio nelle tradizioni è iniziato come da usanza con i festeggiamenti in onore a Sant’Antonio Abate, che si sono tenuti anche quest’anno nonostante le difficoltà, grazie all’impegno del Comitato Santesi e con la sentita partecipazione di tanti, abitanti e animali ovviamente. Ora la tradizione si prepara ad essere protagonista indiscussa anche del fine settimana, quando si aprirà “Tradizione che Passione!”.

 

La nota d’inizio per la manifestazione, che si estende lungo piazza Garibaldi e piazzale San Francesco, sarà data alle ore 10.00 con l’apertura degli stand di prodotti tipici, del festival degli antichi mestieri con molti artigiani e con l’allestimento di una vera stalla a cielo aperto, con tanto di “stazzu e aia” con molti animali. Alle ore 11.30 l’inaugurazione ufficiale della manifestazione con il tour delle autorità presenti, guidate dal Sindaco Gino EMILI. Nel pomeriggio, poi, alle ore 15.30, esibizione del gruppo folcloristico “I Cantori della Valnerina” e a seguire l’apertura delle degustazioni, con la Minestra del contadino, offerta dall’Associazione Zafferano di Cascia e dall’Associazione Roveja di Civita di Cascia - Presidio Slow Food, e la degustazione della cagliata. La giornata si chiuderà alle ore 20.30 con la Cena del Contadino, presso la Locanda Santa Rita, ovvero la mensa delle Misericordie allestita al campo di Piazzale Leone XIII.

La serata, condivisa in festa con i volontari presenti, non sarà solo convivio con menù della tradizione, ma anche musica popolare e tombolata. La festa riprenderà domenica, alle ore 10.00, con l’apertura degli stand, rappresentazioni di antichi mestieri e degustazioni di formaggio, cagliata e vin brulé, ma, la vera attrazione sarà la 41^ “Rassegna Interregionale delle Pasquarelle”, per la quale, dalle ore 14.30, si esibiranno numerosi gruppi popolari, provenienti da Umbria, Lazio, Marche e Abruzzo, a cui si uniscono le classi delle scuole primarie di Cascia e Avendita. Tra le note delle musiche popolari beneauguranti di speranza e augurio per tutto il territorio, si potranno degustare la merenda del contadino e la polenta.