Prima giornata di lavori per “Officina L'Aquila. Incontri internazionali” (nella foto), promossa e organizzata da ANCE Abruzzo, insieme ad ANCE L’Aquila, ANCE Chieti, ANCE Pescara, ANCE Teramo, e Carsa Srl, che idealmente ha raccolto il testimone del Salone della Ricostruzione (ultima delle sei edizioni della Fiera dell'Edilizia nel 2015) e ha rilanciato l'idea di lavorare tutti insieme per lo stesso obiettivo: “usare” il cantiere a cielo aperto che è la città dell'Aquila (ma anche il resto del cratere) come luogo permanente di confronto, attraverso tre giorni di dibattiti e approfondimenti che da ieri al 26 maggio metterà il grande laboratorio L'Aquila a disposizione di esperti, giornalisti, studenti e studiosi. Saranno più di 60 gli ospiti che si alterneranno sul palco dell'auditorium di Renzo Piano per una discussione circolare sulla ricostruzione. Ogni giorno un tema: martedì scorso si è parlato di “Rendicontazione sociale della ricostruzione”. Negli interventi sono emersi gli aspetti positivi del post-sisma e anche le criticità che si dovranno affrontare di qui ai prossimi anni.

 

La presenza di Paola DE MICHELI, Sottosegretario all'Economia con delega alla Ricostruzione, testimonia l'attenzione del govero verso la manifestazione. << Io credo che si stia realizzando una filiera di eccellenza nel campo dell'edilizia che viene testata sul campo - ha dichiarato il Sottosegretario. Questo è  un laboratorio importante per tutta l'Italia e per l'Europa in termini di qualità e sostenibilità soprattutto per quano riguarda edilizia e restauro. Importante che si parli di rendicontazione sociale, perchè nel più grande cantiere d'Europa in cui si deve ricostruire anche un tessuto sociale e culturale, occorre un'attenzione in più afinché diventi esempio per altri territori feriti dal terremoto”. Per la De Micheli adesso si deve lavorare per ottenere risorse per i servizi sociali, mentre un altro problema è l'incremento demografico >>. L'Aquila è il quinto centro storico d'Italia per ricchezza e intensità degli elementi vincolati. Ecco che la ricostruzione il molta parte riguarda edifici, palazzi, aggregati che hanno bisogno dell'intevervento delle realtà competenti dei beni culturali.

Berardino DI VINCENZO, del Segretariato regionale del Mibact, ha ricordato quanta “acqua” sia passata nel recupero del patrimonio vincolato dall'immediato post-sisma a oggi. << Dopo un primo finanziamento all'indomani del sisma, ne arrivò un altro con la delibera Cipe 135, che nella prima annualità stanziò 70 milioni, con cui sono stati realizzati 60 progetti, diventati poi complessivamente 110, la metà dei quali completati e altri in via di completamento. Nel novembre 2015 un altro finanziamento con la Cipe 77 che ha stanziato 60 milioni per altri 60 progetti, entro la fine dell'anno arriveremo alle prime gare di appalto relative a questi fondi con inizio immediato dei lavori. Il 1° maggio 2016, infine, un altro stanziamento che ha messo 30 milioni di euro per L'Aquila, essenzialmente per il recupero della chiesa di San Massimo, il Duomo, la chiesa di Santa Maria Paganica e il completamento delle mura cittadine. Poi - ha concluso DI VINCENZO - ci sono i finanziamenti ottenuti da donazioni nazionali e internazionali, come quella del governo tedesco che ci ha permesso di portare a compimento il restauro della chiesa di San Pietro Apostolo a Onna. Il governo russo, infine, ci sta permettendo il recupero della chiesa di San Gregorio e di Palazzo ARDINGHELLI >>.