In attesa delle sedute straordinarie del Consiglio regionale e del Consiglio provinciale (quest’ultimo sarà forse convocato per il 16/17 ottobre), il mondo politico leonessano inizia i primi movimenti in vista del Referendum del prossimo 30 novembre. Sabato scorso, presso il ristorante “La Prateria”, si è riunito il Comitato per il NO, contrario al passaggio nella Regione Umbria. All’iniziativa, presieduta dall’Avv. Giuseppe LA BELLA, insieme ad una cinquantina di cittadini, erano presenti anche il Coordinatore locale del PD Celeste PERILLI, il Consigliere regionale Anna Maria MASSIMI e l’ex Sindaco di Leonessa Luigi CORDESCHI. Di seguito, riportiamo integralmente il comunicato stampa, a firma dell’Avv. LA BELLA, riguardante l’esito dell’incontro:

<< Il giorno 4 Ottobre 2008 si è costituto in Leonessa il Comitato Referendario per il “NO” con l’adesione di oltre cinquanta cittadini. Portavoce del Comitato è stato eletto lo scrivente. L’Assemblea ha inoltre deliberato di invitare gli elettori a non andare a votare, piuttosto che votare “NO” per un duplice motivo. Il primo risiede nella circostanza che non si può votare “NO” rispetto ad un progetto che non esiste.

Il secondo, invece, che, contrariamente agli altri referendum che richiedono la partecipazione al voto di almeno il 50% più uno degli aventi diritto, il “quorum”, in questo caso, è fissato nella stessa misura ma di voti esprimenti il “SI”. Votare “NO” è quindi inutile. L’assoluta latitanza di progettualità, collegata ai gravosi oneri economici che graveranno unicamente sui cittadini leonessani, perché il Referendum lo pagheranno loro, impongono una durissima condanna politica nei confronti dei promotori ovvero di coloro che per un ventennio, a titolo diverso, si sono resi responsabili dei gravissimi danni recati all’economia del nostro altipiano per poi tentare di scaricarli integralmente sulle istituzioni sovraordinate, auspicandone la fine, ma non solo continuando a stare sul loro libro paga, ma addirittura autocandidandosi alla loro presidenza. Grande esempio di coerenza! Attendiamo, quindi, con “divertita curiosità”, l’esito dell’ ”operazione di salvataggio” degli “ignavi promotori del referendum” che tenterà CICCHETTI il 15 Ottobre alla Regione Lazio. “Un pugno di lenticchie, magari riscaldate” in cambio del Referendum. Una via di uscita, sicuramente non onorevole, ma meno dolorosa della delegittimazione popolare che imporrebbe il loro “ritorno a casa” anticipato di pochi mesi .... In ogni caso, subito dopo questo “storico” appuntamento, convocheremo un’Assemblea pubblica per promuovere una sana informazione e magari un democratico confronto >>.