A Palazzo BAZZANI, seduta di insediamento del nuovo Consiglio provinciale (nella foto). In osservanza dell’ordine del giorno stabilito, il Presidente Leopoldo DI GIROLAMO, attuale Sindaco del Comune di Terni, ha prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione Italiana ed il Consiglio provinciale ha approvato all’unanimità la convalida degli eletti così come usciti dalle elezioni del 12 ottobre scorso. Aprendo i lavori, DI GIROLAMO ha dato il benvenuto ai nuovi consiglieri ed ha fatto un excursus sulle prospettive del nuovo ente di area vasta alla luce della riforma nazionale. Il Presidente ha informato che la Regione Umbria ha calendarizzato l’iter per l’approvazione della nuova legge regionale sulla ripartizione delle funzioni alle due Province con l’obiettivo di approvarla entro la fine dell’anno. << Molte sono le funzioni importanti che rimangono in campo alla Province, che ha però anche messo in guardia sui nuovi tagli. Se confermati - ha dichiarato - non metteranno le Province italiane nelle condizioni di operare >>.

Durante la seduta, il Consiglio ha espresso solidarietà ai lavoratori dell’AST, sia per la vertenza in atto che per i fatti di ieri a Roma. << L’impegno delle istituzioni e quindi anche della Provincia - è stato dichiarato in aula - continua, per arrivare ad una soluzione positiva che salvaguardi il lavoro e garantisca un futuro produttivo all’acciaieria >>. Due i consiglieri intervenuti: Sergio BRUSCHINI (Prov. Civica) ha definito la riforma delle Province << … figlia degli istinti di piazza >>, soffermandosi soprattutto sui dipendenti dell’ente. Sulla questione dei dipendenti è intervenuto anche Francesco DE REBOTTI (Democr. Progress. e Riform.). << Il tema non sono gli esuberi - ha dichiarato - ma la necessità di ridefinire le funzioni e legare ad esse i dipendenti >>. DE REBOTTI ha però posto l’accento anche sul << … serio problema di fare i bilanci da parte degli enti, siano essi Province o Comuni. Se verranno confermati i tagli, e lo dico anche da Presidente ANCI, sarà difficile far quadrare i conti >>.