Il Lazio interviene contro la dispersione scolastica e a favore del sistema regionale di istruzione integrata alla formazione professionale, per il quale vengono stanziati per l’anno scolastico e formativo 2008/2009 complessivamente 43 milioni di Euro. La Giunta regionale del Lazio, nella sua ultima riunione prima della pausa estiva, ha infatti approvato una delibera (proposta dall’Assessore alla Scuola, Diritto allo Studio e Formazione Professionale, Silvia COSTA) con la quale vengono fissati indirizzi e linee guida per i percorsi di istruzione e formazione professionale per l’anno formativo 2008/2009, in base ai quali vengono ripartiti tra le cinque province del Lazio i fondi disponibili. I percorsi di istruzione/formazione in questione possono essere o sperimentali triennali o più brevi e sono organizzati sia da istituti privati accreditati sia da centri provinciali pubblici. Sono, in concreto, corsi certificati e monitorati dalla Regione che garantiscono a ragazzi tra i 14 e i 17 anni (quest’anno quelli interessati sono circa 7.900), spesso a rischio di abbandono scolastico, di combinare l’istruzione con una formazione professionale concreta e specifica (che può prevedere anche stage e tirocini) evitando la dispersione scolastica e permettendo il completamento del ciclo istruttivo.

I corsi sono organizzati sulla base di bandi emessi dalle province e soggetti all’inquadramento della Regione quanto a indirizzi, linee guida ed erogazione e/o ripartizione dei fondi necessari. << Si tratta di un provvedimento molto importante - ha spiegato l’Assessore Silvia COSTA - che consente a molti ragazzi, il cui curriculum scolastico e a rischio e che potrebbero abbandonare gli studi, di completare la loro istruzione abbinandovi una formazione professionale certificata, in grado di metterli in condizione di affrontare il mondo del lavoro con un preparazione qualificata e avendo già concretamente imparato un mestiere >>. I complessivi 43 milioni di Euro disponibili per l’organizzazione dei corsi dell’anno formativo entrante sono per una parte risorse statali e regionali (per un totale di 27 milioni di Euro), destinati al primo biennio dei percorsi sperimentali triennali, e per un’altra parte finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (16 milioni di Euro) utilizzati per il terzo anno dei percorsi sperimentali triennali e per i percorsi formativi di durata più breve. Principale criterio di ripartizione dei fondi tra le province è quello del numero degli iscritti effettivi, mentre per l’attivazione di nuovi corsi il numero minimo di allievi è di 23 (cifra riducibile a 20 dalle province, in caso di particolari e provate esigenze territoriali). Per questo anno formativo, per quanto riguarda la Provincia di Rieti, sono disponibili 1.762.379,19 Euro.