Un 15 agosto veramente particolare, considerato il fatto che coincide con il fine settimana, un ferragosto lungo tre giorni per tutti coloro che hanno già terminato le ferie è un appuntamento da non mancare. Il nostro territorio provinciale offre notevoli spazi di manovra per chi vuole trascorrere il “15” all’aria aperta, con la classica scampagnata in montagna, (ma anche ai laghi o semplicemente lungo gli argini dei fiumi) organizzata tra amici, parenti o con il solo nucleo della familiare. C’e chi normalmente è abituato a trascorrere la domenica in luoghi montani e collinari della nostra provincia, ma vogliamo principalmente rivolgerci a coloro che approfittano di questo ponte di ferragostano per ritemprare lo spirito a diretto contatto con madre natura. Ecco allora alcuni suggerimenti del Corpo Forestale dello Stato - Comando provinciale di Rieti.

- Considerato che è un classico quello di cucinare la carne alla brace, ricordiamoci che l’accensione di fuochi non è mai consentito nelle aree boscate e che da questi può nascere il pericolo degli gli incendi boschivi. Esistono comunque molte situazioni sulle nostre montagne in cui è possibile trovare delle aree attrezzate con caminetti in muratura adatti allo scopo. Quindi evitiamo di accendere fuochi per cuocere qualsivoglia pietanza dove ciò non sia possibile in sicurezza.
- Ripieghiamo magari su qualche piatto freddo da confezionare in casa e da consumare poi all’aperto.
- E’ meglio evitare di parcheggiare la vettura sui prati, ciò al fine di non danneggiare il prato in questione ma anche per evitare che il calore emanato dalla marmitta, entrando in contatto con l’erba secca possa cagionare l’insorgere di un incendio. Un altro motivo per non parcheggiare fuori strada è dato dalla Legge regionale n°29, che prevede una sanzione amministrativa per tale circostanza.
- Non abbandoniamo sul posto gli involucri dei cibi, cartacce, bottiglie, ecc. E’ bene lasciare la zona nelle stesse condizioni in cui l’abbiamo trovata e anzi se vediamo altre persone assumere atteggiamenti scorretti, ricordiamo loro di raccogliere tutto ciò che stavano per lasciare in loco (l’ambiente è un bene comune).
- Evitiamo di tagliare i rami delle piante per costruire dei ripari improvvisati al fine di proteggersi dai raggi del sole, l’ombra è sempre disponibile, basta scegliere con cura il posto dove accamparci.
- Non disturbiamo gli altri “gitanti” con schiamazzi e musica dello stereo a tutto volume.
Nel caso in cui si scegliesse di fare un escursione lungo i numerosi sentieri del nostro territorio, ricordiamo di prendere i seguenti accorgimenti:
Indossare calzature adatte, portare nello zaino, oltre al pranzo al sacco, una scorta di acqua sufficiente (meglio evitare le bevande gassate o ricche di zuccheri), individuare un sentiero con il grado di difficoltà adeguato alle proprie capacità fisiche, calcolare i tempi di andata e ritorno al fine di non farsi sorprendere dal buio ancora in marcia; lasciare sempre detto a qualcuno l’itinerario che si andrà ad affrontare, portare sempre indumenti di ricambio e una mantellina antipioggia. Ovviamente durante un’escursione, non può mancare il binocolo, la macchina fotografica, la bussola e/o il moderno GPS, occhiali scuri e un cappellino per proteggersi dai raggi solari. Se poi siamo interessati a vedere qualche esemplare di fauna selvatica , ricordiamoci di camminare senza fare eccessivo rumore. Gli animali, in genere, hanno i sensi molto sviluppati e si accorgono di noi molto prima che noi possiamo renderci conto della loro presenza. Memorizziamo i numeri di pubblico soccorso tra i quali il Numero Verde 1515 del Corpo Forestale dello Stato è attivo 24 ore su 24.

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