Catiuscia MARINI (nella foto), Presidente della Regione Umbria, è stata eletta primo Vice Presidente del Comitato delle Regioni d’Europa. L’elezione è avvenuta all’unanimità e per acclamazione nel corso della seduta odierna della riunione plenaria dell’assemblea europea che rappresenta tutte le regioni e le autorità locali di tutti i 28 Stati membri dell’Unione Europea. Nel rivolgere il suo saluto di ringraziamento la Presidente MARINI ha voluto subito richiamare l’attenzione sul fatto che << …l'Europa sta attraversando un momento di grande incertezza. La grave crisi economica, finanziaria ha avuto un impatto istituzionale in termini di perdita di fiducia da parte dei cittadini di quasi tutti gli stati membri. Ancora più forte per i giovani che per la prima volta dopo decenni di crescita si ritrovano davanti un futuro più incerto in termini di opportunità rispetto ai loro genitori. L’esito delle recenti elezioni europee, la grande ascesa dei partiti populisti ed il marcato anti-europeismo di questi è un segnale forte dei cittadini che dobbiamo interpretare come espressione della necessità di cambiamento e rinnovamento del progetto europeo >>.

Secondo la MARINI le istituzioni dell’Unione hanno davanti a loro una sfida molto impegnativa: << … recuperare la fiducia dei cittadini europei nella capacità dell’Unione di garantire la stabilità finanziaria ed il rilancio della crescita economica, nonché di imporre il primato delle decisioni politiche legittimate democraticamente rispetto alla non influenze negative dei mercati finanziari >>. Quanto all’incarico cui è stata chiamata dai rappresentanti delle Regioni d’Europa, la presidente Marini ha voluto richiamare il ruolo fondamentale delle Regioni e delle autonomie locali europee: << … tutti insieme siamo chiamati a contribuire alla costruzione di un piano di rinnovamento ambizioso, a favore di crescita ed occupazione, soprattutto per i giovani cittadini europei >>. In questo percorso l’Italia avrà nell’immediato un ruolo di primo piano. MARINI ha, infatti, ricordato che martedì prossimo, 1 luglio, avrà inizio il semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. << In questo quadro - ha proseguito - è fondamentale costruire un’ alleanza strutturata con la stessa Presidenza e con il nuovo Parlamento Europeo, e con la nuova Commissione al suo insediamento, per il raggiungimento degli obiettivi comuni di sviluppo e occupazione. Sono convinta che tale “convergenza istituzionale” potrebbe contribuire ad un processo di cambiamento verso politiche di rilancio degli investimenti pubblici e ridurre le situazioni di precarietà per donne e giovani >>. Alla luce di questo, ha sostenuto la MARINI, appare fondamentale l'esclusione dei cofinanziamenti nazionali dei fondi strutturali e d'investimento europeo dal calcolo del Patto di stabilità. Ciò determinerebbe un cambio di passo in direzione dell’affievolimento delle politiche esclusivamente del rigore verso politiche per l’investimento e la crescita: << Il rigore è certo importante ma dobbiamo uscire dall'ortodossia dell'austerità. Fondare una politica industriale europea, trovare nuovi strumenti di finanziamento per le infrastrutture e usare al meglio i fondi strutturali. Abbiamo il dovere, con il nostro lavoro, di dimostrare concretezza dell'azione europea per i cittadini e per i loro bisogni >>. La Presidente ha quindi concluso il suo intervento ricordando le parole di Enrico BERLINGUER, di cui ricorre quest'anno il 30° anniversario della morte: << Il riscatto e la liberazione dei giovani, degli uomini, presuppone un impegno individuale, della singola persona, il rispetto delle sue propensioni e vocazioni, delle sue specifiche preferenze e aspirazioni personali nei vari campi: ma si realizza pienamente e duraturamente solo attraverso un sforzo collettivo, un'opera corale, una lotta comune. Insomma ci si salva e si va avanti se si agisce insieme e non solo uno per uno >>.