Dal 18 giugno al 31 agosto a Bevagna, Spello, Spoleto, Foligno, Acquasparta, Todi, Terni, Roma, Narni, Sangemini e Calvi dell’Umbria andrà in scena la grande musica classica con il Festival “Federico CESI Musica Urbis”, organizzato dall’Associazione Culturale Musicale Fabrica Harmonica. La presentazione della 7^ edizione si è svolta a Roma, presso Palazzo del Campidoglio (nella foto), alla presenza del Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano ROSSI, il soprano Annalisa PELLEGRINI, l’On. Valentina GRIPPA, il Consigliere del Comune di Roma Andrea ALEMANNI, insieme a Stefano PALEMIDESSI, Direttore didattico della manifestazione. Oltre 70 i concerti-evento che comporranno il cartellone di questa edizione con le più grandi star della scena internazionale. In anteprima del Festival (18 giugno/20 luglio) oltre venti concerti a ingesso ibero con il Galà d’apertura a Terni (18 giugno), in via eccezionale un concerto sinfonico corale a Roma (19 giugno) in Via Condotti e la riapertura dello storico Palazzo CESI di Acquasparta. Nel main festival (9-31 agosto) da segnalare grandi produzioni sinfoniche, Galà lirici e titoli sacri come la rara Messa di PUCCINI e il ben più noto Gloria di VIVALDI.

L’edizione 2014 si muove sulle direttrici che hanno caratterizzato la manifestazione fin dal principio. L’attenzione alla divulgazione e formazione musicale con percolare attenzione ai giovani, la simbiosi fra produzione concertistica e ricerca didattica; la presenza di musicisti prestigiosi in ambito internazionale, la proposta artistica variegata, attenta alle antiche tradizioni culturali ma incline alla sperimentazione; la valorizzazione costante del territorio e dei suoi prodotti tipici. In particolar, il tema conduttore dell’edizione 2014 sarà “La Donna”, sia come musa ispiratrice che come interprete. << Il Festival Federico CESI è cresciuto costantemente nel tempo - ha dichiarato il Vice Presidente ROSSI - me lo ricordo dalle prime e dizioni, con una connotazione di carattere strettamente locale e il progresso di edizione in edizione è un buon segno di volontà di riscatto della cultura nel nostro Paese >>.