Nella Valle del Turano, fervono i preparativi per un 1 maggio tutto incentrato nella tradizione, ancora fortemente radicata nel borgo di Paganico Sabino. Tra tradizioni, storie e leggende, ma anche riti pagani e prelibatezze locali, si celebrerà il “Kalènnemàju” e si festeggierà con la Sagra dei Vertuti. << San Félìppu e Jàku, faccio a Kalènnemàju, se mòro affonno, se nò ritorno >>. Con questi versi gli abitanti del luogo e i visitatori daranno il via al rito al quale gli antenati, timorosi di Madre Natura, facevano riferimento per trarre le sorti della propria esistenza. Nella mattinata, alle ore 11.30, rigorosamente digiuni, immergeranno tre ghiere di noci in un bicchiere colmo di vino pronunciando l’arcano rito: se le noci resteranno a galla, quella in arrivo sarà un’ottima stagione. A seguire, presso il Centro Diurno, con posti al coperto in capienti tensostrutture, si svolgerà l’appuntamento gastronomico con la Sagra dei Vertuti: zuppa di legumi e cereali (fagioli, ceci, fave, grano, granturco) conditi con olio a crudo e aromatizzata con foglioline di timo selvatico. Cucinati dalla stragrande maggioranza delle famiglie di paganichesi, esclusivamente nella giornata del 1 maggio, i vertuti sono un piatto legato ai tradizionali riti primaverili, rivolti come ringraziamento agli dei per la fecondità della terra, che saranno serviti a tutti i partecipanti insieme a pasta, salsiccia, bruschetta e vino.

Nel pomeriggio, dalle ore 15.30, apertura della mostra di arredi sacri e attrezzi della civiltà contadina, presso la Sala San Nicola, e svolgimento della 2^ edizione del torneo di calcetto per bambini “Kalènnemàju 2014”. L’intera giornata sarà allietata dalla musica del gruppo “Eco tra i torrioni”. Ulteriori informazioni allo 0765.723042 oppure sul sito ufficiale dell’Associazione Turistica Pro Loco www.paganicosabino.org.