Umbriafiere S.p.A., in occasione della 46^ edizione di Agriumbria (28/30 marzo) ha rinnovato l’accordo con il Gruppo Grifo Agroalimentare con l’immissione nella rete distributiva di tre milioni di confezioni di latte parzialmente scremato “100% Umbria” recanti il logo di Agriumbria 2014 (nella foto). Una iniziativa che non va esclusivamente intesa come sponsorizzazione dell’evento, ma che fa parte di un accordo, già consolidato da anni, di una collaborazione fra due realtà istituzionali e economiche ulteriormente impegnate ad attivare sinergie fra un momento fieristico e un’azione promozionale con l’obiettivo di divulgare una sana alimentazione utilizzando prodotti agroalimentari certificati con il marchio 100% Umbria. << Un accordo che ancora una volta conferma il ruolo che Agriumbria, con le sue giornate fieristiche - ha dichiarato Lazzaro BOGLIARI, Presidente di Umbriafiere S.p.A. - intende assumere nel proporre non solo ai visitatori della manifestazione, ma anche a quanti direttamente e indirettamente operano nel settore agroalimentare, modelli di filiera come quello del Gruppo Grifo, che nella sua gamma commerciale di alimenti ha indirizzato la propria strategia aziendale verso la valorizzazione delle potenziali risorse agroalimentari dell’agricoltura umbra >>.

Il Gruppo Grifo ad Agriumbria 2014 allestirà un apposito spazio nel quale, oltre all’esposizione dei prodotti, sono in programma iniziative promozionali ed educative per una sana alimentazione coinvolgendo alcune scuole con assaggi e gare soprattutto per i prodotti lattiero caseari che rappresentano per il Gruppo Grifo un settore primario grazie al conferimento di oltre 57 milioni di litri di latte da parte dei soci cooperatori. Lo smantellamento del sistema delle quote latte previsto dal 2015 con la riforma della PAC (2014/2020) può riservare delle incognite in merito a una maggiore quantità di latte che si produrrà nell’Unione Europea con inevitabili ripercussioni negative sul prezzo del prodotto alla stalla: situazione che può essere affrontata solo in presenza di una organizzazione economica della produzione lattiero casearia strutturata in filiere che consentano di controllare operazioni di mercato speculative. Una potenziale eventualità a fronte della quale è indispensabile potenziare il sistema lattiero caseario soprattutto nell’Italia centrale, dove gli allevamenti di bovini di razza Frisona Italiana hanno raggiunto elevati livelli genealogici, come sarà possibile riscontrare anche in occasione di Agriumbria 2014 nel corso della quale si terrà la mostra Interregionale di questa razza.