Dal 22 al 23 febbraio, la comunità diocesana perugino-pievese si appresta a seguire l’imminente Concistoro di Papa Francesco in San Pietro, durante il quale il Santo Padre creerà Cardinale l’Arcivescovo di Perugia Gualtiero BASSETTI (nella foto) ed altri pastori delle Chiese “periferie” del mondo. Mons. Elio BROMURI, Vicario episcopale per la cultura, direttore dell’Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali ed uno dei più stretti collaboratori del prossimo Cardinale Gualtiero BASSETTI, a poche ore dall’apertura del Concistoro ordinario pubblico, offre un’interessante riflessione su questo evento che vede protagonista la sua Chiesa diocesana. << La scelta del tutto inedita, compiuta da Papa Francesco, di Mons. Gualtiero BASSETTI, a far parte del Collegio cardinalizio, oltre ad avere un’importanza specifica per la persona dell’Arcivescovo di Perugia-Città della Pieve - ha dichiarato BROMURI - ha un’ovvia ricaduta anche sulla comunità diocesana e sulla regione dell’Umbria in generale. BASSETTI, mentre rimane a pieno titolo vescovo della sua diocesi, con il titolo di cardinale è chiamato ad operare nell’ambito della Santa Sede e quindi nella dimensione della Chiesa universale.

Ogni Vescovo in quanto membro del collegio episcopale ha a cuore e deve aver cura della missione universale della Chiesa, ma il Collegio dei Cardinali svolge compiti peculiari in diretta relazione e collaborazione con il Vescovo di Roma che presiede nella carità tutto il popolo di Dio sparso nel mondo. Tutto ciò, per la Chiesa locale, rappresenta una valorizzazione del suo pastore e una chiamata al senso di grande dignità e responsabilità, in modo da essere di aiuto e supporto all’azione del suo pastore, prendendo più viva coscienza del legame con il Papa, vicario di Pietro e collaborando, se non altro con la preghiera, nel sostenere l’attività pastorale del suo Vescovo chiamato a così elevata dignità e responsabilità. La memoria, sia pure lontana di Gioacchino PECCI, che fu Cardinale Vescovo di Perugia e poi papa con il nome di Leone XIII, non può che rinnovare nel popolo cristiano di questa Diocesi una coscienza aperta alla dimensione universale nella quale è operante ormai il suo vescovo. Dall’entusiasmo con cui il popolo ha accolto la notizia si può ben pensare che BASSETTI potrà contare sulla preghiera e l’affetto e dalla sua gente che seguirà con gioia i passi de suo nuovo servizio di pastore >>.