Cresce l’attesa per l’arrivo ad Assisi di Papa Francesco. << In nessun'altra parte del mondo come in Umbria, e soprattutto ad Assisi - ha dichiarato Marco Vinicio GUASTICCHI, Presidente dell’Amministrazione provinciale - la proclamazione del nuovo Pontefice col nome di Francesco ha provocato lo stesso, immediato senso di incredula felicità e la stessa indefinibile emozione. L'annuncio e il saluto dati la sera del 13 marzo di quest'anno hanno avuto origine (come ha detto lo stesso Pontefice) dalla periferia del mondo e, dopo avere fatto in un baleno di nuovo il giro del mondo, si sono depositati, come in un angolo non privilegiato ma certo del tutto particolare, presso la tomba del Santo, ad Assisi. Oggi, Papa Francesco arriva per la prima volta là dove il nome del quale si è rivestito risuonava, ottocento anni fa, tra scandali e ammirazione, tra ripudio e tripudio. Da Assisi a Perugia, in Italia e in Europa, nell'Oriente minaccioso e negli eremi boscosi, il nome di Francesco d'Assisi provocava ovunque entusiasmo ed ispirava fraternità, creava le premesse di un linguaggio universale d'amore e di pace che ancora oggi, talvolta, ci limitiamo a balbettare.

Nei primi mesi del suo pontificato - ha proseguito il Presidente - il Santo Padre ha ripreso la lezione francescana dai suoi inizi e, con la sapienza e la spiritualità di un uomo consacrato dei nostri giorni, che ha conosciuto dolori ed orrori di popoli sottoposti alla tirannia, non si stanca, con la sua continua presenza tra la gente, di diffonderne la conoscenza e di raccomandarne l'applicazione. Egli, dunque, viene per regalare ad Assisi e a tutta l'Umbria una visita pastorale che ha il sapore di un' eco risuonante, contemporaneamente, da ogni angolo del mondo e da ogni segmento della storia umana, da San Francesco fino a noi. E perciò qui, da Assisi, come altrettante echeggianti preghiere, voleranno di nuovo, con il Pontefice, per entrare nel cuore di tutta le gente che Egli incontra, la missione di pace dei Frati, lo spontaneo altruismo della città di Assisi e dell'Umbria, l'abnegazione verso i fratelli in difficoltà che qui si pratica, l'abbraccio che si danno i giovani convenendo religiosamente in uno dei paesaggi più illuminati del mondo. Sono, queste, tutte le tappe che, in occasione della visita pastorale del 4 ottobre, festività di San Francesco, il Santo Padre ha voluto compiere per conoscere la città e i luoghi francescani, le istituzioni che forniscono assistenza e la vita della Diocesi, niente dimenticando della tradizione religiosa e tutto onorando di ciò che testimonia impegno e fede, vocazione e incontro. La Provincia di Perugia - ha concluso GUASTICCHI - nell'accogliere Papa Francesco con la gratitudine che si deve a un uomo che non ha esitato a farsi con grazia un nuovo “minore” pur incarnando l'impegno di un magistero mondiale, avverte come cosa essenziale che tutta la comunità locale si ponga sulle orme di un Pontefice il cui tono fermo, la cui esortazione appassionata, il cui linguaggio chiaro e persuasivo sono in grado di aprire un cammino di pace oltre ogni barriera frapposta dagli egoismi del mondo >>.