Ben 250mila euro di risparmio l'anno, fino al 2020, e la possibilità di ottenere un pregresso di 3,5 milioni da ACEA. Questo il risultato ottenuto dal Consorzio tra i Comuni della Media Sabina per la costruzione e la gestione dell'Acquedotto con la concessione gratuita di 28,5 litri al secondo dalle sorgenti del Peschiera, rilasciata dal Settore Risorse Idriche della Provincia di Rieti lo scorso 8 maggio. << Dopo ben 25 anni di silenzio da parte della Regione Lazio, siamo finalmente riusciti nell’intento di ottenere ciò che ci sembrava scontato, cioè un diritto, ma che invece si è rivelato un’impresa - ha dichiarato Vincenzo LETI (nella foto), Presidente del Consorzio che comprende i Comuni di Casperia, Configni, Cottanello, Montebuono, Montasola, Poggio Catino, Roccantica, Selci, Torri in Sabina, Vacone e Calvi dell'Umbria >>. << Dalla prima richiesta di rinnovo della concessione delle sorgenti, avanzata alla Regione da parte del Consorzio nel 1988, sono passati dieci anni solo per arrivare al primo sopralluogo (1998), dopodiché tutto è rimasto silente fino al gennaio 2013, quando la Provincia di Rieti ha richiesto al Comitato regionale per i Lavori Pubblici un parere obbligatorio su tale richiesta, che ha portato l’8 maggio di quest’anno al rinnovo fino al 2020, con decorso retroattivo a partire dal 1990 - ha precisato l’Ing. Sergio FUSACCHIA, Presidente del Comitato regionale Lavori Pubblici >>. In tutto questo tempo il Consorzio, per garantire l’approvvigionamento dell’acqua, è stato costretto a sottoscrivere due contratti con ACEA che, dal 1990 ad oggi, ha “venduto” l’acqua al Consorzio fatturando circa 4 milioni di euro, nonostante dal 1996 non abbia un valido titolo concessorio.

È sorto, quindi, un contenzioso presso il Tribunale di Roma (prima udienza fissata per novembre 2013) nell'ambito del quale, da una parte ACEA chiede il pagamento di alcune fatture non saldate, minacciando il distacco della fornitura, dall’altra il Consorzio chiede la restituzione degli importi corrisposti dal 1990 (circa 3,5 milioni di euro). << Non avrei mai pensato - ha proseguito LETI - che ACEA potesse arrivare addirittura a minacciare il distacco dell'acqua a Comuni interi; non è accettabile nemmeno ad una singola famiglia a cui dovrebbe essere garantito sempre il minimo vitale, ma lasciare 11 Comuni senz’acqua per ragioni di “fatturato” mi sembra davvero troppo, soprattutto se non hai alcun titolo di concessione per quell’acqua. Ed è proprio per questo che siamo certi che la vicenda giudiziaria volgerà a nostro favore e non è escluso che si avranno anche risvolti sull'intera concessione delle sorgenti Peschiera-Le Capore. I nostri legali hanno interessato della vicenda anche il Prefetto di Rieti >>. << Quanto accaduto è paradossale visto che oggi è il Consorzio ad avere una concessione regolarmente rilasciata da un'Autorità competente, mentre ACEA continua a derivare 500milioni di metri cubi l'anno in assenza di concessione e in virtù di un affidamento illegittimo da parte dell'ATO2 di Roma - ha dichiarato Pablo DE PAOLA, dell'Associazione Postribù, che aderisce al Forum Nazionale dei Movimenti per l'Acqua. Questo significa che fino ad oggi la politica è rimasta a guardare o, peggio, è stata complice del più grande “furto” di acqua avvenuto in Italia, favorendo gli interessi di ACEA e quindi dei privati che detengono il 49% delle quote e che, solo nel 2012, si sono concessi dividendi per 30 milioni. Per l'insensato progetto di raddoppio dell'acquedotto Peschiera che continua a comparire nei documenti programmatici di ACEA in merito al quale, come Comitati per l’Acqua Pubblica del Lazio, giorni fa abbiamo chiesto chiarimenti all’Assessore regionale al Servizio Idrico, Fabio REFRIGERI, il quale ci ha assicurato che tra le dieci leggi prioritarie della Giunta ZIGARETTI ci sarà quella di iniziativa popolare sull’acqua presentata dai comitati, che esclude tassativamente questo tipo di infrastrutture e che le concessioni di grande derivazione dovranno essere in capo ad Enti pubblici >>.