<< Ho presentato due disegni di legge già dal primo giorno di legislatura >>. Questo l’annuncio del neo On. Oreste PASTORELLI (nella foto), che spiega di aver depositato in aula due proposte a firma dei deputati socialisti eletti alla Camera per << … favorire le nuove generazioni che si affacciano al mercato del lavoro in generale e a quello dell’imprenditoria agricola in particolare. Affitto a titolo gratuito di fondi rustici in stato di abbandono e concessioni di terreni demaniali per finalità agricole. La crisi economica che investe tutti i comparti produttivi del Paese penalizza soprattutto il settore agricolo, dove le rendite derivanti dalla commercializzazione delle materie prime difficilmente copre i costi di produzione. Una simile copertura - ha proseguito il Deputato reatino - può essere raggiunta solo attraverso l’impiego di ingenti capitali e fattori produttivi, non sempre facilmente possibile. I giovani che vogliano cimentarsi nell’imprenditoria di tipo agricolo non possono essere competitivi sul mercato nazionale ed europeo. Abbiamo fatto due proposte: la prima è un provvedimento volto a concedere ai giovani imprenditori di poter affittare, a titolo gratuito, terreni agricoli privati con la sola obbligazione contrattuale di migliorare il fondo. In questo modo, entrambe le parti possono trarre vantaggio: l’affittuario può sfruttare terreni per la sua attività agricola ed il locatore potrà veder accrescere il valore del proprio terreno spesso posto in stato di abbandono.

La seconda, quella di permettere a giovani imprenditori di ottenere la concessione di terreni agricoli appartenenti al demanio, che pesano sulle casse dell’erario senza essere in nessun modo di beneficio per la comunità, e di sfruttare la produttività a fini commerciali. Questi provvedimenti - ha concluso PASTORELLI - non comportano oneri aggiuntivi per il bilancio dello Stato. Al contrario, creerebbero occasioni di lavoro per le giovani generazioni, si recupererebbero aree spesso incolte e abbandonate, si incentiverebbe la produttività >>.