<< Un Commissario straordinario, che dia risposte e indichi soluzioni per risolvere le problematiche economiche e lavorative della città di Rieti >>. Questa la proposta di Alberto PAOLUCCI (nella foto), Segretario generale della UIL Rieti, a seguito della comunicazione ai lavoratori della Schneider Elettric della chiusura della locale unità produttiva. << La notizia della mobilità dei 180 operai è l’ennesima beffa causata da una multinazionale francese - ha proseguito PAOLUCCI. Uguale sorte è toccata prima ai dipendenti ALCATEL-RITEL, oggi, con la stessa semplicità la Schneider, in un momento in cui tutti si aspettavano di valutare soluzioni per un rilancio aziendale, comunica ai suoi dipendenti il blocco alla produzione nella sede reatina, che coincide, con una secca mobilità per tutti senza passare per la cassa integrazione. Come Camera sindacale non possiamo quindi sottacere a tutto questo, impossibile non sarebbe sottolineare i risvolti disastrosi che una decisione del genere potrà portare. Centoottanta operai coincidono con altrettante famiglie, che si vanno ad aggiungere alle centinaia di lavoratori già in cassa integrazione a Rieti. E’ urgente, dunque, per cercare di arginare quello che si profila come un vero e proprio problema sociale, che si dichiari lo stato di emergenza e si arrivi alla nomina di un Commissario straordinario capace di assicurare quelle garanzie di rappresentanza e protezione che la politica locale non sembra più in grado di garantire. Va bene parlare di riordino delle Province, ma i rappresentanti reatini non si rendono conto che se il lavoro non verrà messo in primo piano, questa città morirà. Sia accorpata a Viterbo che no. Non è più tempo delle parole, ora si deve passare ai fatti, e le istituzioni devono impegnarsi in questo >>.