Tutto pronto a Sellano per la 1^ edizione del Raduno regionale del cane da tartufo della Valnerina "Grifo Nero Valnerino”. Alla presentazione per la stampa locale (nella foto), che si è svolta presso la sede di Piazza Italia della Provincia di Perugia, erano presenti l’Assessore provinciale al Turismo e allo Sport, Roberto BERTINI; il Presidente della Comunanza Agraria di Cammoro (Sellano), Giorgio CONSOLI; il Presidente dell’Associazione Tartufai-Tartuficoltori “Pietro FONTANA”, Domenico MANNA; Antonio GUERRINI, ideatore e coordinatore della manifestazione. L’iniziativa, che si svolgerà domenica 29 luglio, in loc. Valle Canapina, al km 16 della SP 459 Passo della Spina-Sellano, è promossa dalla Comunanza Agraria di Cammoro e dall'Associazione Tartufai-Tartuficoltori, ha l’obiettivo di promuovere e valorizzare il cane tipico da tartufo della Valnerina e la tartuficoltura, attività ancora poco diffusa in questo comprensorio particolarmente vocato. << Con questo raduno regionale - ha dichiarato BERTINI - unica nel panorama regionale, si cerca di intraprendere un percorso di selezione di una razza di cane da tartufo locale, allevato e conservato nei secoli dai maestri "tartufari" con grande cura in questa parte dell'Umbria. Il 29 luglio sarà una giornata impegnativa.

Nella mattinata si terrà al gara, mentre il pomeriggio sarà la volta del convegno dal tema “La tartuficoltura in Valnerina. Il cane da tartufo nella tradizione locale e le potenzialità di sviluppo della cultura tartuficola”. Sarà una giornata importante per tornare a parlare di tartuficoltura, una produzione per cui il territorio della Valnerina è molto vocato >>. << La conservazione di questa razza di cani da tartufo è merito dei mastri tartufai - ha affermato GUERRINI - che credono nel tartufo come mezzo di sviluppo di questa zona. Le tartufaie naturali si stanno esaurendo oggi serve investire in altre ma non è facile far capire agli agricoltori di piantare piante che produrranno tartufi fra 10 anni, l’investimento è troppo a lungo >>. << La legge regione in materia di tartufo - ha concluso MANNA - è bloccata. Le tartufaie non possono essere considerate bosco perché e tutt’altro il tipo di manutenzione. Inoltre, si deve superare la libera raccolta e pensare a regolamentare la stessa come la caccia >>.