I Carabinieri del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo, unitamente ai Carabinieri della Compagnia di Cittaducale hanno messo fine alle scorribande della così detta banda “della spaccata”. Al termine di articolate e complesse indagini sono stati identificati e tratti in arresto i componenti della banda di rumeni, tutti pluripregiudicati domiciliati a Ostia Antica, ritenuti responsabili dei furti con scasso ai danni di numerosi esercizi commerciali e di furti e ricettazioni di autovetture operati nel reatino nell’ultimo mese.

Sono stati tratti in arresto in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal GIP del Tribunale di Rieti su richiesta del PM:
- FLORIN P. soprannominato COPILU del '85;
- STEFAN G. soprannominato SHUMACHER del '86;
- CONSTANTIN G.C. soprannominato AMITIU del '82;
- CIPRIAN B. soprannominato PIF del '85.
Inoltre, della stessa banda fanno parte:
- GHEORGIES I. soprannominato IULIAN del '85;
- COSTEL M. soprannominato CIURI del '82;
(entrambi già tratti in arresto in flagranza di reato durante il furto al Mercatone Uno di Borgorose)
- MARIUS U.I. del '72 (tratto in arresto in flagranza di reato dal Nucleo Operativo della Compagnia di Rieti il 14 aprile durante il furto perpetrato ai danni della Todis di Rieti). Le indagini sono partite proprio dal primo furto messo a segno dalla banda lo scorso 6 marzo al Mercatone Uno di Borgorose. Da allora i furti si sono susseguiti nel tempo e hanno colpito L’Eurospin di Rieti Via Tancia e di Osteria Nuova, la Todis di Via Salaria e di Via Liberato DI BENEDETTO. Quasi sempre identico il modus operandi della banda: con una macchina rubata ci si lancia sulle vetrine e in poco tempo, con un martello o con un trapano, si schioda la cassaforte e si fugge. In alcuni casi la banda ha invece sfondato con idonei attrezzi da scasso la parete del negozio. Dalle tracce lasciate dai ladri sono partite le indagini dei Carabinieri del Reparto Operativo e della Compagnia di Cittaducale. Spesso la banda è stata interrotta dal tempestivo intervento dei Carabinieri e ha dovuto lasciare le auto rubate e la refurtiva. Sui mezzi i Carabinieri hanno rilevato le impronte digitali. In alcuni casi i ladri scappati a piedi e braccati dai Carabinieri hanno trovato rifugio in case abbandonate, dove si sono rifocillati mangiando e bevendo le provviste che trovavano nel frigorifero. Qui i Carabinieri hanno prelevato le tracce biologiche. In due situazioni (Mercatone Uno e Todis) alcuni componenti della banda sono stati catturati. Nella circostanza gli sono stati sequestrati i telefoni cellulari, da cui sono stati estratti i tabulati telefonici. Grazie a questo paziente lavoro di indagine i Carabinieri hanno potuto identificare i componenti della banda. Difficile è stato identificarli. Ognuno di loro aveva ha almeno 3 falsi nomi. Infine, un completo rapporto è stato inviato alla Procura della Repubblica che ha emesso le ordinanze di custodia cautelare in carcere. Non meno complesse si sono dimostrare le fasi della localizzazione e cattura. Tutti gli arrestati, senza fissa dimora, sono stati localizzati a Ostia Antica, nell’area degradata denominata “Infernetto”. I Carabinieri hanno dovuto mimetizzarsi nella zona prelevando a uno a uno gli indagati nel momento in cui li riconoscevano. Numerosi i reati loro contestati che vanno dal furto, alla tentata rapina alla ricettazione delle auto che di volta in volta rubavano sia allo scopo di sfondare le vetrine, sia allo scopo di allontanarsi dopo i reati commessi, nell’ordinanza gli viene contestata la ricettazione di 7 autovetture, rubate alcune nel Reatino altre ad Acilia e Fiumicino. CIPRIAN (PIF) e CONSTANTIN (AMITIU) sono sicuramente 2 dei componenti della banda che ha perpetrato nei giorni scorsi il furto alla Todis. Gli stessi, dopo un concitato inseguimento, erano usciti fuori strada ed avevano aggredito un Brigadiere dei Carabinieri del Nucleo Radiomobile, riuscendo a far perdere le tracce, malgrado le ricerche eseguite anche tramite l’utilizzo di 2 elicotteri (uno dei Carabinieri e uno della Forestale). Dopo le catture, avvenute dalla tarda serata fino alla nottata, sono state eseguite le perquisizioni domiciliari, nel corso delle quali sono stati rinvenuti attrezzi da scasso e numerosa refurtiva:
- quasi 10.000,00 Euro in contanti in banconote di diverso taglio;
- tv color al plasma, fotocamere, telecamere,
- chiavi di auto rubate e documenti di guida di cittadini di Rieti asportati nel corso dei furti delle auto:
- 10 autoradio e alcuni rilevatori satellitari.
In una macchina fotografica, in possesso degli indagati, sono state individuate delle foto di ville isolate del reatino, sicuramente scattate dalla banda nel corso di sopralluoghi per poi perpetrare i furti.

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