<< Abbiamo la fortuna di avere in provincia tanti organi monumentali di fattura umbra, centrale e nordica. La Fondazione VARRONE dopo aver restaurato molti di questi pregiati strumenti, ha voluto proseguire il suo impegno nel settore, promuovendo una scuola di organisti per rilanciare proprio da Rieti, una nuova frontiera culturale intorno all’organo, ponendo come presupposto per un nuovo indotto culturale, la formazione di un gruppo di musicisti che potranno diventare il nuovo vivaio per un’intensa ed importante attività culturale >>. Questa la dichiarazione di Innocenzo DE SANCTIS, Presidente della Fondazione VARRONE, durante la conferenza stampa per l’apertura ufficiale del corso di organi le cui domande di partecipazione dovranno pervenire entro e non oltre il prossimo 31 dicembre. Il corso gratuito, patrocinato dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Ufficio Liturgico Nazionale, durerà 5 mesi, da febbraio a giugno del prossimo anno. Coloro che inoltreranno la domanda saranno convocati per una prova attitudinale. << Ho potuto constatare girando per l’Europa, dall’Austria, alla Germania, all’Ungheria che esiste ancora un’ affascinante tradizione dei concerti d’organo domenicali che raccolgono tanti appassionati - ha proseguito DE SANCTIS. Sono sicuro, alla luce del successo dei concerti svolti in occasione dell’inaugurazione dell’organo Werlè di Leonessa e del CATARINOZZI di Santa Scolastica, che la collettività possa veramente apprezzare una sistematica attività culturale intorno all’organo, anche perché solo attraverso un costante ascolto si potrà gradatamente apprezzare in pieno il suono unico di questo strumento >>.

Il corso, coordinato dal M° Francesco CERA, metterà a disposizione degli allievi autorevoli docenti quali il M° Roberto Canali, Mons. Vincenzo DE GREGORIO e Andrea PINCHI. Le lezioni individuali si terranno sull’organo ARP SCHNITGER del Polo San Giorgio recentemente realizzato e sul settecentesco organo CATARINOZZI di Santa Scolastica. Il corso coinvolgerà inizialmente il Lazio, l'Umbria, le Marche, l'Abruzzo e successivamente si estenderà a tutto il territorio nazionale. L’eventuale soggiorno dei partecipanti, a giudizio della Fondazione VARRONE sarà a carico della stessa.