<< Il pregiudizio di qualsiasi natura, esso sia non deve mai influire sulla valutazione di eventi culturali e rievocazioni storiche che rappresentano le radici e una fonte di ricchezza del popolo umbro >>. Questa la dichiarazione dell’Assessore provinciale alla Cultura, Donatella PORZI (nella foto), dopo la definitiva estromissione dalla lista di “Patrimonio d’Italia” delle giostre e palii umbri che si corrono con cavalli, asini e altri animali. << La passione e il movimento turistico che animano La Quintana, la Corsa all’Anello, i Giochi de le Porte, la Festa d’Autunno, Gaite, Calendimaggio e il Palio di Montefalco e altre manifestazioni storiche sono dati che probabilmente il Ministro BRAMBILLA, per una scarsa conoscenza dell’Umbria, ha totalmente ignorato. I contradaioli o quintanari assicurano un benessere agli animali impegnati nelle corse di altissimo livello: vietando e vigilando sul doping prima durante e dopo le corse, investendo su stalle e servizi veterinari per tutto l’anno e contribuendo con puro volontariato ad allenare, curare e amare questi animali tutti i giorni, anche a Natale e Ferragosto. Gli animali delle giostre non sono strumento, ma protagonisti amati, rispettati e invocati. Sia i cavalli che gli asini “da corsa” sono sollecitati esclusivamente con dei frustini omologati per le gare internazionali e olimpiche dell’ippica. Il Ministro deve conoscere queste realtà prima di dare un giudizio che non risponde al rispetto degli animali e ai flussi turistici registrati >>.

Nella polemica interviene anche Enrico BASTIOLI, Capogruppo consiliare dei Socialisti Riformisti. << Stando alle dichiarazioni del Ministro - ha dichiarato BASTIOLI - per ora solo trentaquattro manifestazioni si sono distinte "a livello nazionale per la capacità di mantenere vivo il folclore del proprio territorio, adeguando le rappresentazioni tradizionali al mutamento dei tempi, nel rispetto degli animali e dell’ambiente, e incentivando la partecipazione di turisti e visitatori". Dichiarazione che appare del tutto apodittica e anche un pò masochista questa affermazione, se pronunciata da un ministro della Repubblica, che dovrebbe tutelare l'intero sistema >>. Per questo, BASTIOLI chiede un impegno al Consiglio provinciale, al Presidente e alla Giunta provinciale ad << … attivarsi con tutti gli enti istituzionali preposti alla promozione turistica della nostra Provincia, affinché venga assunta una presa di posizione unitaria e intransigente verso questo discriminante provvedimento ministeriale; ad elaborare sin da ora una serie di iniziative istituzionali in ambito di politiche di promozione turistica che abbiano come elemento caratterizzante l’unicità (nelle sue varie peculiarità) del sistema turistico umbro; un sistema che solo se promosso congiuntamente, e solo se contiene in se le più importanti manifestazioni potrà essere vincente >>.