Nella frazione di Santo Stefano di Borgorose, a circa 2 km dalla famosa necropoli della Piana del Cammarone, il Gruppo speleo-archeologico Vespertilio ha esplorato un cunicolo di epoca arcaica lungo circa 800 metri che corre al di sotto di Monte Frontino. Le prime notizie scritte del cunicolo si hanno nel 1830 con il libro di Felice MARTELLI dal titolo "Le antichità de' Siculi": << Il Monte Frontino presso la città di Corbione tutto forato internamente a scalpello nella pietra viva per qualche miglio, ad oggetto di aprire un canale alle varie sorgenti di acqua di quella montagna per l'irrigazione dei suoi campi, per l'uso delle sue terme, per animare i suoi molini e per attivare altre macchine idrauliche >>. Dal 1700 fino al 1958 il cunicolo venne utilizzato come cisterna in cui venivano convogliate le acque del torrente Apa, opportunamente sbarrato, al fine di azionare dei mulini posti in cascata, il primo della serie noto con il nome di Mola MARTORELLI. Nel giugno 2010 sono iniziate le prime indagine speleo-archeologiche all’interno del manufatto idraulico, ricerche che sono ancora in corso e che vede impegnata una squadra di ricercatori costituita da speleologi, archeologi e geologi del Gruppo speleo-archeologico Vespertilio.

Il cunicolo presenta una sezione ogivale ed altezza variabile da 1,60 metri a 4,60 metri. Lo spesso deposito fangoso e la presenza di alcune frane lungo il percorso sotterraneo rendono oltremodo difficoltosa la progressione all’interno dello stesso. << La tecnica costruttiva utilizzata - ha dichiarato Cristiano RANIERI, Presidente del Gruppo speleo-archeologico Vespertilio - rimanda ad altri numerosi esempi presenti nel Lazio, in particolare allo scavo degli emissari del lago di Nemi e del lago di Albano e quello dell’acquedotto della Cannucceta a Palestrina, la cui datazione si colloca per entrambi tra il VI ed il V sec. a.C. Sul Monte Frontino, inoltre, si trovano i resti di un "oppidum" tra i più imponenti del territorio equicolo con una doppia cinta muraria in opera poligonale di prima maniera. La funzione del cunicolo era quella di bonificare un’area a ridosso del Monte Frontino per scopi agricoli. I dati ottenuti dalle esplorazioni effettuate all’interno dell’emissario antico potranno chiarire le fasi del popolamento nel territorio equicolo prima della conquista romana. Le esplorazioni sono state condotte con la collaborazione dell'Associazione Culturale "Valledelsalto.it" ed autorizzate dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio >>.