Il cortile d’onore del Palazzo della Provincia, costellato di gonfaloni, fasce tricolori e divise militari, ha ospitato la cerimonia d’apertura delle manifestazioni celebrative per i 150 anni dall’istituzione della Provincia dell’Umbria e dell’Unità d’Italia. Festeggiamenti che anticipano di circa due settimane quelle nazionali. L’intero sistema degli enti locali umbri, quasi nella sua interezza, ha accolto l’invito della Provincia di Perugia che ha scelto di enfatizzare questo momento attraverso un fitto calendario di eventi che si dipaneranno fino a venerdì 17 dicembre. << Siamo orgogliosi di dare inizio alle celebrazioni per i 150 anni dell’Unità d’Italia - ha dichiarato il Presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio GUASTICCHI - che riportano al centro dell’attenzione i valori per i quali a partire dal 1860 tante persone hanno combattuto e sofferto. Valori che solo oggi trovano il loro compimento, nonostante i fantasiosi, maldestri e inopinati tentativi di pensare che l’Italia debba essere divisa. Di fronte a questo patetico revisionismo storico, le istituzioni pubbliche devono unirsi per ribadire gli ideali per i quali troppe persone si sono sacrificate >>. La cerimonia è poi proseguita all’interno del Palazzo provinciale, dove ha avuto luogo l’annullo postale su una cartolina che riproduce elementi iconici provenienti dalle sale decorate dello stesso Palazzo, e dove, dentro una Sala del Consiglio rinnovata, è stata presentata la riproduzione dell’opera “I piemontesi nella Piazza del Comune” di Napoleone VERGA, il cui originale è conservato a Palazzo PENNA.

La riproduzione del quadro, che ritrae l’ingresso dell’esercito liberatore piemontese a Perugia, è della Bottega Artigiana Tifernate, che ha trasformato la miniatura di VERGA in un grande quadro memoriale e istituzionale. Quindi, sempre nella Sala del Consiglio provinciale, si è svolto il convegno “L’Umbria e l’Unità d’Italia”, organizzato in collaborazione con il Comitato di Perugia dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. Un’occasione per far luce sugli anni in cui, dopo la liberazione del nostro territorio dalla dominazione pontificia e a seguito del Plebiscito del 9 novembre 1860 con cui si era aderito alla monarchia costituzionale di Vittorio Emanuele II con il Decreto PEPOLI n°240 del 15 dicembre 1860, viene disegnata amministrativamente l’Umbria. Una Provincia dalla grandi dimensioni, è stato spiegato da Gian Biagio FURIOZZI, perché concepita come una sorta di avanguardia del Regno d’Italia nei confronti della Roma pontificia. Questa Provincia comprendeva infatti Perugia (con i mandamenti di Perugia, Todi, Città di Castello, Gubbio, Fratta, Magione), Spoleto (con i mandamenti di Spoleto, Norcia, Trevi, Bevagna, Montefalco), Rieti (con i mandamenti di Rieti, Poggio Mirteto, Rocca Sinibalda, Canemorto - l’attuale Orvinio, Fara, Magliano), Fuligno - l'attuale Foligno (con i mandamenti di Fuligno, Assisi, Gualdo Tadino, Spello, Nocera), Terni (con i mandamenti di Terni, Amelia, Narni), e Orvieto (con i mandamenti di Orvieto, Castiglion del Lago, Città della Pieve, Ficulle). Nel pomeriggio, Francesca TESTASECCA, Miss Italia 2010, è stata proclamata “madrina” della Provincia di Perugia (nella foto). << Il titolo di madrina a Miss Italia, folignate DOC - ha dichiarato GUASTICCHI - non vuole solo essere solo simbolico, ma è in memoria di tante donne non passate alla storia che invece hanno contribuito ad educare le nuove generazioni all’Unità d’Italia. Francesca, con la sua freschezze e giovinezza, è portatrice di un messaggio di fratellanza tra gli italiani che gli umbri da sempre alimentano, contro i miti inventati della Padania o di certe rivendicazioni autonomiste del Sud del Paese >>. La TESTASECCA si è detta onorata di questo ruolo di madrina dell’Unità ed ha ribadito che << … l’impegno dei giovani è quello di essere protagonisti per il bene dell’Italia >>. La cerimonia ha visto anche altre bellezze che hanno rappresentano, grazie ai costumi risorgimentali studiati dall’Ente Giostra della Quintana di Foligno, i territori dell’antica Provincia dell’Umbria di cui faceva parte anche Terni e Rieti. Tutte le dame sono state accompagnate dai giovani dell’Esercito Italiano in divisa storica. I momenti solenni della cerimonia sono stati scanditi sia dall’Inno di Italia che dalla celebre “Va’ Pensiero”. Le iniziative proseguiranno giovedì 16 dicembre a Villa Fidelia di Spello dove, alle ore 16.00, presso la Palazzina - Museum, sarà inaugurata la mostra “Domenico BRUSCHI pittore dell’Italia unita”. Venerdì 17 dicembre le manifestazioni celebrative del 150° si concluderanno nel Palazzo della Provincia dove, alle ore 10.00, avrà luogo lo scoprimento del busto restaurato di Vittorio Emanuele II (autore Antonio PASSALBONI, 1873).