A cura dell'Avv. Gianfranco PARIS (nella foto), Direttore responsabile del mensile MONDO SABINO:

Nella giungla dell'urbanistica reatina
(terza lettera aperta a Chicco COSTINI)

Nel mentre l'Assessorato all'Urbanistica reatina mostra un insolito attivismo con convegni ad alto livello, l'ultimo di qualche giorno fa nel quale si sono pronunciate una montagna di parole e tanti buoni propositi, i fatti concreti ci riportano di colpo ad una realtà ben diversa che merita di essere approfondita. Con due interrogazioni al Sindaco di Rieti il Consigliere comunale Gianpiero Marroni chiede conto del rilascio di alcuni permessi a costruire rilasciati in questi ultimi tempi in via Turilli, zona dietro al cimitero comunale, e a Campomoro in via Belvedere. Si tratta in breve di questo. A via Turilli sono stati rilasciati permessi a costruire con il marchingegno dei Piani Pluriennali di Attuazione (PPA). I PPA sono dei Piani redatti dal Comune per consentite la costruzione di immobili solo in aree di completamento dotate di opere di urbanizzazione primaria collegate funzionalmente a quelle comunali. L'ultimo PPA reatino risale al 1993. E via Turilli non è oggetto di alcun PPA. Ora a via Turilli non c'è una zona urbana di completamento, ci sono solo delle case sparse sorte quà e là approfittando del mancato controllo del territorio da parte degli organi del Comune e soprattutto non ci sono le opere di urbanizzazione primaria, a meno che non si voglia spacciare per opera di urbanizzazione primaria una stradina comunale ivi esistente da tempo immemorabile al servizio dei fondi. Né tanto meno ci sono collegamenti alle opere di urbanizzazione comunale. A via Turilli è avvenuto ciò che avviene regolarmente da decenni a Rieti. Con la scusa che non è ancora perfetto il PRG si continua ad andare avanti a colpi di lottizzazioni presentate dai privati e rilascio delle licenze ovunque sia possibile approfittare di qualche norma per far apparire legale ciò che non lo è, in questo caso dei PPA.

Questo sistema è ormai diventato la regola e la conseguenza è che la città continua a svilupparsi non nell'interesse collettivo della cittadinanza, ma a favore dei proprietari delle terre e di quelle imprese che riescono ad accaparrarsele. Ma non basta la magistratura reatina si sta occupando della legalità di un permesso a costruire rilasciato per una palazzina in via Belvedere a Campomoro. E' accaduto che il consulente tecnico del G.I.P. che si sta occupando della pratica ha accertato che le particelle sulle quali insiste il fabbricato oggetto del permesso sono sottoposte a vincolo perché sono qualificate come bosco che, nella zona, riveste tra l'altro un notevole pregio urbanistico. C'é da rimanere allibiti! E' questa l'eredità nella quale si trova oggi a lavorare il nuovo assessore all'urbanistica Chicco Costini e francamente non lo invidio. Però io penso che prima di mettere mano ad una campagna di immagine su un futuro per ora fatto solo di parole, sarebbe bene mettere ordine su una realtà che a dire il vero sembra poco edificante. Rieti ha bisogno, prima di volare, di ripulire la pista di lancio. Diversamente la nuova politica dello assessorato all'urbanistica rischia non solo di non volare alto, ma di subire un rovescio ancor prima di decollare.

Fotovoltaico 3

La Regione Lazio ha deliberato di recente il conferimento di competenze in materia urbanistica alle province. Si tratta di una materia molto importante perché, pur essendo la materia urbanistica di specifica competenza dei comuni per quanto riguarda il loro territorio, alla Regione spettano alcuni poteri di disciplina e di controllo che hanno lo scopo di armonizzare ciò che avviene nel territorio regionale senza lasciare una così delicata disciplina a piede libero. Tutti sanno cosa accade nelle stragrande maggioranza dei comuni italiani in questa materia e certamente tale intenzione appare in teoria lodevole. Ma noi sappiamo anche come vanno le cose nelle provincie italiane, che certo non si discostano molto da quelle dei comuni. E nutriamo seri dubbi sulla bontà dell'iniziativa. Prendiamo ad esempio ciò che sta accadendo nella piana reatina nei riguardi del fotovoltaico. L'Assessorato al Comune di Rieti, preso atto dello stop imposto dalla magistratura, su esposto dei cittadini, all'impianto di Piani Sant' Elia ha iniziato una fase di approfondimento della materia ed ha lanciato l'opportunità di redigere un piano di insediamento di tali impianti nel territorio del Comune di Rieti che tenga conto della vocazione di ciascun parte dello stesso. Iniziativa senz'altro notevole che fa parte delle buone intenzioni dell'Assessore Costini insediatosi mesi fà. Ora è uscita la notizia che la Provincia di Rieti pare abbia dato il via libera ad un insediamento di notevoli dimensioni senza che il detto Piano sia stato ancora redatto e approvato. A me sembra un modo di procedere quanto meno discutibile, certo non in sintonia con gli interessi generali della collettività. Ecco perché esprimiamo seri dubbi sull'iniziativa presa dalla Regione Lazio. Troppo spesso in Italia ciò che appare buono si trasforma in dannoso. Ma ciò è soprattutto colpa degli uomini e degli elettori che li eleggono a posti di responsabilità. Vedremo come andrà a finire.

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