Riceviamo e pubblichiamo integralmente una nota di Gianni CICCOMARTINO, Segretario provinciale della CGIL FP:

<< Anticipazioni giornalistiche e voci di corridoio hanno da qualche tempo insistentemente avuto per oggetto indagini e dato per inviati (anche se ancora non c’è alcuna ufficialità) avvisi di garanzia a carico di Amministratori (ex) e funzionari dell’ATER di Rieti. Non conosciamo i fatti e come sempre auspichiamo che la giustizia faccia il suo corso, preferibilmente in tempi brevi. Siamo consapevoli infatti che comunque il danno all’immagine e alla dignità professionale ed umana dei dipendenti dell’Ente sia già stata messa a dura prova dalle voci, i sospetti e le illazioni che di solito accompagnano le anticipazioni circa indagini in corso. Se c’è qualche responsablità, che vada perseguita per le vie giudiziarie il più rapidamente possibile. E’ però nei confronti dei dipendenti dell’ATER di Rieti, nella loro generalità, e non nei confronti dei presunti Responsabili di illeciti amministrativi, che in questi giorni qualcuno si esercita nel tiro al piccione, dipingendo una “realtà” fatta di “un blocco omogeneo al servizio di tutto meno che degli interessi della collettività”, in cui “tutti i dipendenti - nessuno escluso - diventarono fin dall'inizio la possibile copertura di ogni eventuale scelleratezza” in quanto “Tra membri del CdA e dipendenti all'ATER di Rieti ci sono immischiati tutti i partiti; dico tutti dall’estrema destra all’ estrema sinistra, basta scorrere i loro nomi per constatare che sono tutte persone impegnate in politica, cioè in quota di qualche partito”.

Ce ne sarebbe già abbastanza, ma guai a farsi mancare qualcosa. Per cui qualche “manina” (presumibilmente anche retribuita dall’ATER stessa di Rieti) si prende la briga anche di inviare comunicati a giornali telematici regionali, giornali in cui si parla espressamente, relativamente all’ATER di Rieti, di amicopoli e parentopoli, ovviamente senza fare nomi e senza firma (non vorremo che evidentemente ad “innato senso della precisione” non corrisponda altrettanto coraggio). Dal nostro punto i vista la difesa delle lavoratrici e dei lavoratori, oltre che da un punto di vista contrattuale, si esercita anche e non secondariamente, nella difesa della dignità di ciascuno, che non può essere aggredita da chi un giorno si e l’altro pure, si diletta a “comunicare” quel che più gli aggrada. E’ per questo che la FP CGIL metterà a disposizione le proprie strutture legali a chi, dipendente dell’ATER di Rieti, ritiene di essere stato offeso nella sua dignità ed onorabilità per la predisposizione, rinvenendone gli estremi, di specifiche querele per diffamazione >>.