E' stato un vero è proprio ritorno alle radici di tradizioni, vicende sociali, norme civili e politiche di gestione. Un viaggio alla riscoperta di nomi, parole e luoghi, più o meno familiari. Questi i contenuti della conferenza (nella foto) che si è svolta presso la Sala del Consiglio Maggiore sul tema “Lo Statuto di Norcia del 1526. Gli statuti comunali tra storia locale e storia nazionale” che ha dato l'opportunità, grazie alla preparazione e all'esperienza dei relatori intervenuti, di conoscere molti aspetti inediti della storia della comunità nursina. Tra questi, ad esempio, quelli illustrati dalla Dr.ssa Rita CHIAVERINI del Cedrav, in merito alla classifica dei mestieri più in voga nella comunità nursina nel '500 oppure relativamente alle celebrazioni in onore di San Benedetto, quando per l'occasione, oltre alla sfilata del Corteo Storico, si svolgevano anche il Pallio con i cavalli, la Corsa all'Anello riservata ai ragazzi sotto i quindici anni. L'incontro, inserito nell'ambito della campagna nazionale “Ottobre piovono libri”, su iniziativa della Biblioteca comunale di Norcia e della DSPU - Deputazione di Storia Patria per l'Umbria, ha visto una grande partecipazione di pubblico, tra cui studenti delle scuole superiori, cui si sono rivolti il Presidente della DSPU Attilio BARTOLI LANGELI, il Prof. Ferdinando TREGGIARI (docente di storia del diritto medievale e moderno dell’Università di Perugia) e lo storico Romano CORDELLA. Tra i presenti anche il Consigliere regionale Gianluca CIRIGNONI.

<< La storia di Norcia - ha dichiarato il Sindaco di Norcia, Gian Paolo STEFANELLI - sarebbe incomprensibile senza gli statuti, fonti storiografiche di primaria importanza e strumenti imprescindibili di ricostruzione storica della nostra comunità, dei suoi aspetti sociologici, economici e culturali, nonché dei suoi rapporti con le comunità confinanti. Oltre al loro valore formale e giuridico, i nostri statuti presentano un alto significato simbolico, nei quali possiamo veder riconosciuta, in modo ufficiale, la nostra propria identità civica. E in questa sede è opportuno sottolineare che Norcia è stato uno dei primi Comuni dell’Umbria ad aver dato alle stampe il suo statuto nel lontano 1526 >>. Di fatto, assieme a Perugia (1523/1528), Norcia risulta essere uno dei primissimi Comuni ad aver scelto di stampare i propri statuti, seguita da Assisi (1534), Città di Castello (1538), Spoleto (1543), Cascia (1545), Todi (1549) e da poche altre città dell’Umbria. Gli Statuti di Norcia sono a noi pervenuti unicamente nell’edizione a stampa del 1526, redatta nel volgare del sec. XV-XVI, di cui oggi, però, non se ne conosce l’originale né alcuna copia antica. Rarissimi sono gli esemplari superstiti di quei primi ed unici 200 volumi usciti dal torchio perugino di Bianchino da Leone. Lo storico CORDELLA ne ha individuati 20. La sua ricerca storica, durata oltre vent'anni, ha condotto all’individuazione di frammenti in latino e volgare, alcuni dei quali conservati anche presso l'Archivio storico di Norcia, nonché a documenti che permettono di seguire le fasi di quella stampa, che ebbe un iter particolarmente complesso e alla quale, nonostante un tentativo infruttuoso esperito nel XVIII secolo, non fecero seguito altre edizioni. << Nel 2011, anno in cui verrà celebrata la ricorrenza dei 150 anni dall’Unità d’Italia - ha concluso STEFANELLI - il Comune di Norcia avrà un'edizione moderna del suo statuto storico, curata proprio dal professor Cordella e edita dalla DSPU, grazie anche alla collaborazione dell'Associazione "Una mostra, un restauro" >>