La Fondazione VARRONE, da tempo impegnata nel settore sociosanitario, ha finanziato il Progetto "Montagnaterapia", attivato dal Dipartimento di Salute Mentale di Rieti, con il prezioso contributo del CAI di Rieti. Si tratta di un originale approccio metodologico a carattere terapeutico-riabilitativo portato avanti da un gruppo di esperti di Rieti, in stretta collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale di Roma. Dimostrate in breve tempo le potenzialità di un approccio di "Montagnaterapia", il progetto partito dall’esperienza reatino-romana è diventato oggi un modello applicato sul territorio nazionale. << Dobbiamo ringraziare la Fondazione VARRONE che ha creduto subito a questo progetto pilota e ha dato la possibilità, a tutto il gruppo di lavoro, non solo di dar vita ad una esperienza unica per i nostri pazienti, ma anche di creare un’importante rete regionale e nazionale di confronto e di incontro - ha dichiarato il Dott. Paolo DI BENEDETTO, Responsabile del Centro Diurno del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL reatina, che ha proseguito sottolineando le potenzialità della “Montagnaterapia". Orami sono stati dimostrati gli effetti positivi di questo approccio metodologico. L’ambiente naturale di montagna ha ridotto il ricorso a periodi di ricovero ospedaliero, ha ridotto il dosaggio farmacologico dei pazienti.

La "Montagnaterapia" ha anche innalzato le capacità di cooperazione tra i pazienti, l’incremento dell’autostima. Le attività in montagna vengono svolte, utilizzando settings non sanitari e condotte da esperti qualificati delle strutture sanitarie quali psicoterapeuti, fisioterapisti, educatori, guide alpine del CAI ed istruttori, uomini accomunati dalla passione per la vita. Nel territorio regionale si fanno uscite in montagna tutto l’anno, con cadenza settimanale seguiti da momenti di preparazione e rielaborazione all’interno delle strutture sanitarie >>. Il Presidente della Fondazione, Innocenzo DE SANCTIS (nella foto), ha sottolineato il grande impegno degli operatori reatini che insieme a quelli romani sono riusciti a elaborare un progetto innovativo ed efficace che ha utilizzato l’ambiente naturale, patrimonio del nostro territorio, per l’attività motoria e riabilitativa. La montagna diventa aiuto alla vita. Il Terminillo, lo scorso 18 febbraio, è stato la suggestiva cornice di un interessante incontro organizzato dal gruppo di lavoro per la "Montagnaterapia" del Lazio e dal Coordinamento Macrozona Italia Centrale, al quale hanno partecipato pazienti ed operatori dell’Abruzzo, del Lazio, delle Marche, del Molise, della Toscana e dell’Umbria. Grazie al supporto prezioso del CAI, dei Carabinieri, della Polizia e della Forestale, si sono potute svolgere in sicurezza, con i pazienti diverse attività, tra cui lo sci di fondo, escursioni, corse in motoslitta, ricerca dell’uomo perduto. Il Dott. DI BENEDETTO presente all’incontro interregionale ha dichiarato: << La montagna riesce a cambiarti la vita. Questa esperienza si sta rivelando utile non sono per i nostri pazienti, ma anche per tutti noi operatori >>.

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