Riceviamo e pubblichiamo integralmente un comunicato stampa del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti:

<< Nella giornata di lunedì 14 giugno 2010, alle ore 11.00, presso la sede del Consorzio per lo Sviluppo Industriale della Provincia di Rieti, si è svolta una riunione sulla realizzazione del Polo della Logistica di Passo Corese. Premesso che: l’iter amministrativo dell’intero intervento, particolarmente lungo ed elaborato è iniziato nel 2000 con l’adozione, da parte dell’Assemblea Generale del Consorzio Industriale, del Piano Regolatore Consortile con la conseguente approvazione da parte della Regione Lazio nel maggio 2004; il provvedimento finale della Conferenza dei Servizi risale al 22 novembre 2006 con parere favorevole della Sopraintendenza Archeologica; l’opera è stata sottoposta a Valutazione Impatto Ambientale con parere positivo; nel novembre 2008 il Comune di Fara in Sabina ha rilasciato il necessario Permesso di Costruire (n°60/08) mentre la comunicazione di inizio lavori è avvenuta in data 15 dicembre 2008; dal dicembre 2008, sotto la direzione e l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologica, sono in corso le indagini archeologiche eseguite a “tappeto” sull’intero territorio. Ciò ha comportato un lungo ritardo nell’avvio ai lavori ed ha altresì determinato un rilevante incremento dei costi con l’incapacità di stabilire con certezza la data di consegna dei lotti urbanizzati agli imprenditori assegnatari; il 12 gennaio 2010, presso la sede del Consorzio per lo Sviluppo Industriale, si è svolta una riunione alla quale erano presenti tutte le forze imprenditoriali e sindacali, al termine della quale è stato sottoscritto un documento con il quale si chiedeva “alle forze politiche, alle Istituzioni ed ai rappresentanti istituzionali territoriali di assumersi sino in fondo le responsabilità che gli competono per evitare, pur nella correttezza degli adempimenti, che si possano determinare le condizioni per ulteriori “fughe” di imprese e di investimento dal territorio”;

successivamente alla riunione di cui sopra se ne è tenuta un’altra in data 16 aprile 2010 presso la Prefettura, alla presenza anche dei rappresentanti della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, nella quale S.E. il Prefetto aveva evidenziato la necessità di una “messa a punto di una strategia condivisa che ne consenta la definitiva soluzione, per il raggiungimento dell'obiettivo di sostenere lo sviluppo sociale ed economico del territorio con l'avvio del polo della logistica ma, contemporaneamente, di tutelare le numerose testimonianze archeologiche”. In tale sede si era anche chiarito che l'area già utilizzata come cava sarà evitata dalle attività di ricerca; il prezioso intervento della Prefettura ha contribuito a migliorare la situazione anche se la stessa non può dirsi radicalmente evoluta rispetto al passato; i costi delle indagini archeologiche rischiano di far aumentare eccessivamente il prezzo di acquisto dell’area con la conseguenza di porla fuori mercato, a vantaggio di altri territori limitrofi; nell’area è stato realizzato già il primo stralcio del depuratore, la bretella di collegamento è in fase avanzata di realizzazione e le opere di urbanizzazione dell’agglomerato sono già iniziate nel terreno svincolato, il tutto con una presenza di numerosi mezzi meccanici e con oltre 50 persone quotidianamente occupate per un impegno di spesa di circa 50 milioni di euro la cui attuazione per circa 80%, è demandata ad imprese della Provincia di Rieti. Condiviso che: sebbene la tutela ambientale ed archeologica, laddove ve ne siano presenze, sia degna della massima attenzione, è opportuno, nell’ottica del contemperamento degli interessi pubblici, trovare un percorso condiviso che permetta rapidamente di svincolare l’intera area evitando ulteriori aumenti del costo dei terreni che di fatto aiuterebbero quei gruppi economici che, avendo investito altrove, tenderebbero a non far realizzare l’intervento di Passo Corese; la grave situazione economica ed occupazionale della Provincia di Rieti impone a tutti di concorrere ad accelerare iniziative tese a dare risposte ai problemi esistenti sul territorio. Per quanto sopradetto i presenti decidono di: 1) inviare il presente documento ai soggetti istituzionali interessati; 2) operare, ognuno per quanto di competenza, per fare in modo che venga impressa una accelerazione risolutiva sull’intervento; 3) effettuare un sopralluogo il giorno 06/07/2010 alle ore 17.00 per constatare tutti l’effettivo stato dei lavori; 4) convocare una nuova riunione nel mese di settembre per un ulteriore aggiornamento sulla situazione.