Lo scorso 25 agosto, organizzata dal Comitato di Comunalesi dei Sette Casali, coordinato dall'Ing. Domenico MILUZZO e con la collaborazione di Francesco RINALDI, si è svolta l'annunciata 10^ edizione della Festa di questa vivace comunità di eredi dei mezzadri del Principe POTENZIANI. Quest'anno sono state fatte le cose alla grande perché si è voluto unire al momento ludico una riflessione sullo stato attuale della economia delle Piana reatina, un tempo molto florida e portatrice di una cultura autoctona che per secoli ha nutrito la vita di generazioni di reatini creando una efficiente struttura economica capace di coinvolgere non solo le campagne ma l'intera comunità civica. La partecipazione del Vescovo della Diocesi di Rieti, Mons. POMPILI, ha ancor di più sottolineato l'importanza dell'evento. Ne è scaturita un importante tavola rotonda (nella foto) che è servita non solo per parlare del passato, che comunque è sempre la miglior cosa quando si vuole pensare al futuro, ma anche per fare il punto della situazione.

 

Ha iniziato la Dott.sa Emanuela VARANO che, anche come capo gruppo del FAI di Rieti, ha sottolineato l'importanza di conservare integro il ricco patrimonio urbano e ambientale della intera Piana reatina che comprende anche la città dentro le mura e di diffondere la cultura della conservazione e della cura della intera Valle Santa che rappresenta un unicum di grande valore di tutta l'Italia centrale. Il Dott. Valerio VECCHIARELLI, del Centro Appenninico del Terminillo Carlo JUCCI che, come noto dipende dalla Università di Perugia, ed ha una stazione operativa nella zona dei comunali, ha ricordato la storia del Centro, voluto dallo scienziato reatino al quale è intestato il locale liceo scientifico, fin dalla sua fondazione sottolineandone l'importanza. Ha anche riferito che il Centro allo stato attuale svolge una intensa attività scientifica e si è dichiarato disponibile a fare in modo che tutta la popolazione, ed in particolare gli abitanti dei comunali, possano essere ammessi a visitarne le coltivazioni sperimentali.

Il Prof. S. ADRIANI, dell'Istituto Agrario di Rieti, ha riferito dell'attività didattica che si svolge a Rieti per la formazione di periti agrari e a Cittaducale per quella tecnica. Ha auspicato che lo Stato dimostri maggior attenzione specialmente a quelle zone, come la nostra, dove l'agricoltura ha ancora un ruolo economico di tutto rispetto. Subito la Sig.na BOCCANERA di Leonessa, allieva dello Istituto Agrario di Rieti, ha ripercorso l'iter della riscoperta di due grani autentici antichi della Piana reatina il “Rosciola” e il “Biancola”. L'Avv. Gianfranco PARIS, studioso di storia locale, ha ricordato in chiave storica l'importanza del contributo dato dal lavoro dei mezzadri che per secoli hanno garantito con il loro sacrificio e la loro capacità di tecnici dell'agricoltura la realizzazione di colture sempre più redditizie, in particolare durante il periodo delle sperimentazioni dello scienziato Nazzareno STRAMPELLI nella coltura del frumento. Facendo appello alla memoria del periodo bellico 1940/45 ha ricordato eventi di quella vita vissuti in diretta come “sfollato” dai nonni paterni in Via Porcara a ridosso dei comunali.

Ha concluso la tavola rotonda Mons. Domenico POMPILI, che ha sottolineato come la componente religiosa ha avuto molta importanza nelle vicende umane di una società complessa come quella contadina che, pur alle prese con un lavoro pesante, ha sempre avuto come punto di riferimento la fede trasmessa dagli avi praticata con forte determinazione avendo come punto di riferimento la Parrocchia della Chiesa Nuova, che ha sempre registrato la presenza di parroci benvoluti ed intorno alla quale si ritrovano ancora tutti gli eredi di quel mondo ormai assai trasformato. E' seguita una festa come nelle migliori tradizioni, con giochi e scenette di vita vissuta in dialetto reatino, e con un Festino nelle migliori tradizioni dei carnevali della Piana quando il festino era l'occasione per dar vita a quei matrimoni garanti della continuità.