Lavoro di squadra, impegno, spirito di servizio e solidarietà. Queste le quattro caratteristiche che sono alla base della nuova struttura di riabilitazione ospedaliera e RSA, che riaprirà le porte, dopo due anni di chiusura dovuta all’inagibilità del vecchio ospedale, sabato 22 settembre, all’interno di una grande festa per la comunità casciana e tutti coloro che vorranno essere presenti. Il programma della giornata, ribattezzata "Cascia Riparte!", è stato presentato durante una conferenza stampa che si è svolta presso il Salone d’Onore di Palazzo DONINI (nella foto, di Agostino MAROTTI)). Ad ospitare la nuova realtà sanitaria, pronta a rilanciarsi come punto di riferimento di riconosciuta qualità per l’Umbria e tutt’Italia, è l’ex Casa Esercizi Spirituali di proprietà del Monastero Santa Rita da Cascia, messa a disposizione dalle Monache che, con il progetto “Un ospedale per la Valnerina” in poco più di sei mesi, hanno portato a termine l’immane lavoro di trasformazione ed adeguamento sanitario del vecchio immobile, situato a pochi passi dalla Basilica, nel cuore della città. Un’operazione complessa che nasce dalla collaborazione tra Regione Umbria, Comune di Cascia, USL Umbria 2, Monastero Santa Rita da Cascia e con il grande apporto dei molti benefattori del Monastero e la partnership della Fondazione Francesca RAVA - NPH Italia Onlus, che con il contributo di Fondazione Vodafone Italia ha sostenuto il progetto.

 

<< E’ stata una grande sfida quella raccolta con coraggio dalle Monache - ha dichiarato l’Ing. Lanfranco CASTELLUCCI, Direttore dei lavori e referente del Monastero Santa Rita da Cascia - che ha permesso di realizzare quella che è una risposta concreta ai bisogni della comunità, non solo di Cascia ma di tutta la Valnerina e per i numerosi pazienti che attendono anche da fuori Regione. E’ stata un’operazione di riconversione molto impegnativa, vista la mole dell’edificio e l’entità dei lavori, che hanno visto occupate molte imprese e maestranze, dalle opere murarie all’impiantistica, per circa sei mesi, da dicembre 2017 fino a poter finalmente a luglio 2018 completare l’opera. E’ stata fatta una rivisitazione di tutte le finiture interne, dotando ogni camera di un bagno accessibile anche a persone disabili e sono stati rivisti tutti gli impianti, con grande attenzione alle norme antisismiche, di sicurezza ed antincendio. Non è la prima volta che il Monastero si impegna verso il fronte sanitario, infatti, la struttura ospedaliera danneggiata dal terremoto era stata realizzata dallo stesso Monastero ed inaugurata nel 1962, ed ha risposto alle esigenze sanitarie dei casciani, degli abitanti della Valnerina e territori limitrofi fino all’ultimo terremoto. Inoltre, se andiamo ancora indietro con la memoria, potremmo dire che Cascia si riappropria così del nucleo fondante della città, il colle di Sant’Agostino, nel cui convento in passato si trovava l’ospedale, a circa 20 metri dalla nuova struttura ospedaliera, che rappresenta la storica sensibilità e l’ennesimo grande servizio alla comunità del Monastero >>.

Nulla sarebbe stato realtà, senza le numerose offerte giunte dai tanti benefattori del Monastero, i quali hanno risposto con generosità all’appello lanciato dalle Monache e senza la preziosa partnership di progetto con la Fondazione Francesca RAVA - NPH Italia Onlus che, attraverso il contributo di Fondazione Vodafone Italia, ha sostenuto le Monache. La Fondazione aiuta l’infanzia in condizioni di disagio in Italia e nel mondo. E’ intervenuta nell’emergenza e post emergenza terremoto in centro Italia coordinando un grande lavoro di squadra con istituzioni, donatori, professionisti e tecnici, che ha permesso di inaugurare 7 scuole nelle zone più colpite, 1 nel 2016, 5 nel 2017 e 1 nel 2018: di queste, 6 in Umbria, a Norcia, Cascia e Eggi. Oltre che nella costruzione di scuole, la Fondazione Francesca Rava è impegnata anche in progetti sanitari ed educativi, ultimo proprio quello della nuova struttura ospedaliera di Cascia. << Eravamo proprio nel cantiere delle due scuole di Cascia - ha ricordato Silvia VALIGI, responsabile comunicazione Fondazione Francesca RAVA - NPH Italia Onlus - quando il Sindaco DE CAROLIS ci raccontò di questo progetto importante che doveva permettere all’ospedale di ripartire, riportando servizi, assistenza ma anche lavoro e speranza in città. Noi abbiamo ascoltato questo bisogno e dopo l’incontro con Fondazione Vodafone Italia, intenzionata a sua volta ad aiutare le popolazioni colpite dal terremoto, abbiamo iniziato questa nuova collaborazione di cui siamo molto felici, poiché ci ha portato ad essere parte di un nuovo traguardo importante >>.

<< Fondazione Vodafone Italia è impegnata da oltre 15 anni nel sostegno di progetti di sviluppo a supporto dei territori - ha aggiunto Letizia NASSUATO, responsabile comunicazione per il centro-sud di Vodafone Italia - Va in questa direzione il contributo di Fondazione per la realizzazione della struttura ospedaliera della Valnerina, che costituisce un importante centro di servizi in grado di migliorare la qualità della vita delle comunità locali. E’ un’opera ciclopica quella realizzata e contribuire alla restituzione di questa struttura sanitaria a Cascia per Fondazione Vodafone significa soprattutto restituire identità ad un intero territorio, con l’obiettivo di rendere questi territori tutti veramente di nuovo centrali, un centro che va oltre la geografia >>. A tessere le lodi di quello che è un primato per Cascia, prima città in tutto il cratere del sisma del centro Italia in cui torna a riaprire una struttura sanitaria pur non definitiva in attesa della ricostruzione del vecchio ospedale, l’Assessore regionale alla Salute, alla Coesione sociale e al Welfare, Luca BARBERINI, che ha parlato della lunga tradizione in campo sanitario che Cascia vanta da anni richiamando molti cittadini da fuori regione e di una scommessa vinta ed il Sindaco DE CAROLIS, che ha sottolineato la stretta vicinanza alla città di tutti gli enti e soggetti coinvolti in questa grande opera e la fervida attesa dei tanti pazienti che quotidianamente chiedono di poter tornare. A spiegare, invece, gli aspetti tecnici e sanitari all’avanguardia della nuova struttura, il direttore dell'USL Umbria 2, Imolo FIASCHINI, che ha parlato delle specifiche dei 40 posti letto a disposizione nei 3 piani e 3.000 metri quadrati dell’edificio, il primo e secondo piano dedicati alla degenza, mentre il piano terra alla riabilitazione per esterni, la radiologia e l'area ambulatoriale.

Il programma di sabato 22 prevede una tavola rotonda, alle ore 16.00, dal titolo "La riabilitazione come vocazione: esperienza e prospettive della riabilitazione a Cascia", il taglio del nastro e un concerto-spettacolo di solidarietà sul sagrato della Basilica di Santa Rita, con cantanti e artisti di fama nazionale, aperto gratuitamente al pubblico, a partire dalle 20.30. La direzione artistica dell'evento è curata dal cantante e volto noto della TV, Federico ANGELUCCI, e vedrà avvicendarsi durante la serata Lorenzo LICITRA, vincitore di X Factor 2017, l’imitatrice umbra Emanuela AURELI, i cantanti Annalisa MINETTI, Paolo VALLESI, Iskra MENARINI, Piero MAZZOCCHETTI e molti altri. Madrina della serata la Miss Italia 2010, Francesca TESTASECCA.