Nel pomeriggio di sabato scorso, intorno alle mura cittadine, si è svolta la processione penitenziale presieduta dall’Arcivescovo Renato BOCCARDO con l’immagine della Madonna Addolorata (nella foto), estratta dalle macerie dal terremoto. È stato il secondo momento, dopo la giornata di digiuno di venerdì 27, pensato da Mons. BOCCARDO che per chiedere a Dio, creatore dell’universo, di porre fine alle forze della natura, in particolare al sisma che ha sconvolto l’Italia centrale, tra cui la Valnerina patria di San Benedetto e di Santa Rita. Ancora una volta tanti i fedeli accorsi per questo ulteriore momento di preghiera, per chiedere alla Vergine, Madre di Gesù e Madre nostra, protezione attraverso la sua misericordia. A Norcia la devozione all’Addolorata è molto sentita: nella prima metà del 1700, Don Mattia AMADIO, Parroco di Mucciafora, predicava nei vari centri della Valnerina e portava con sé questa immagine. Nel 1735 il sacerdote si trovava a Norcia per una missione e dal volto della Madonna uscirono lacrime color argento, come attestano i registri d’archivio. I nursini interpretarono ciò come un segno di speciale predilezione della Madre di Dio nei loro confronti.

 

È anche invocata come protettrice dai terremoti. Il bel santuario che la custodita, vicino Porta Ascolana, è crollato a seguito del terremoto del 30 ottobre. La sera prima il Parroco Don Marco RUFINI, sentito l’Arcivescovo, autorizzava i Vigili del Fuoco a prelevarla in considerazione delle precarie condizioni della chiesa dopo le scosse del 26 ottobre: un gesto provvidenziale. La processione è partita da Porta Ascolana e lì ha fatto ritorno dopo aver girato intorno alle mura di Norcia: Arcivescovo, presbiteri e fedeli hanno recitato il rosario. Al termine, prima della benedizione finale, Mons. BOCCARDO ha recitato la seguente preghiera all’Addolorata: << Vergine Santissima, Madre di misericordia, a te si leva il nostro sguardo. Davanti a questa tua dolce immagine hanno pregato le generazioni dei padri. Oggi, grati per la fede che ci fu trasmessa e donata, anche noi sostiamo in preghiera davanti a te. A te, Addolorata presso la croce di Gesù, ancora una volta affidiamo il nostro popolo: consola la sua tristezza, conforta la sua sofferenza, sostieni la sua speranza, nulla e nessuno sfugga al tuo amore. Nel tuo cuore materno deponiamo le tristezze e le angosce, le gioie e le speranze della gente della Valnerina provata dal terremoto: ottieni per tutti giorni di sicurezza e di pace, guarisci le ferite del corpo e dell'anima, dona unità e concordia alle famiglie e ai paesi, rendi solleciti e determinati quanti sono responsabili della ricostruzione, aiutaci ad impegnare le mani e il cuore per far rifiorire la nostra terra. Tu, vanto del popolo nostro, cammina con noi e non ti stancare di rivolgere a noi i tuoi occhi misericordiosi; la tua intercessione ci renda degni di contemplare un giorno il tuo Figlio Gesù, che vive e regna nei secoli dei secoli >>.

Nel salutare le molte persone, il Presule spoletino ha detto: << Il giro della mura che abbiamo fatto è stato un grande abbraccio a Norcia, che vogliamo estendere a quanti hanno perso casa e a coloro che sono stati costretti a lasciare questa bella terra. Abbiamo chiesto alla Madonna Addolorata di farsi carico delle sofferenze dei suoi figli e lei ci ha donato la sua carezza: portatela a tutte le persone che incontrerete >>. Un lungo applauso si è levato spontaneo dopo queste parole del Presule e tutti poi si sono messi in fila per raccogliersi, anche solo per qualche secondo, in preghiera personale dinanzi all’immagine. Intorno alle ore 17.30, la Madonna Addolorata è ripartita per Spoleto, dove è custodita nel deposito del Ministero dei Beni Culturali di San Chiodo.