Importante riconoscimento per il CEDRAV - Centro per la Ricerca Antropologica in Valnerina e nella dorsale appenninica umbra (nella foto, la sede operativa di Cerreto di Spoleto). L'ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra ha ottenuto una menzione speciale e l'attribuzione della qualifica di “eccellente pratica nella relazione fra museo e paesaggio culturale”. Lo ha deciso l'ICOM - International Council of Museum, l'organizzazione internazionale dei musei impegnata dal 1946 a preservare, ad assicurare la continuità e a comunicare il valore del patrimonio culturale e naturale mondiale. Sarà il Direttore del CEDRAV Fulvio PORENA a presentare, attraverso un video realizzato in lingua inglese, il progetto dell'Ecomuseo nell'ambito della 24^ Conferenza generale dell’ICOM, che si svolgerà a Milano dal 3 al 9 luglio. È proprio nella metropoli lombarda che la comunità museale internazionale si confronterà sul tema “Musei e Paesaggi culturali” nel quadro del programma ICOM Italy museums and cultural landscapes: the best prctices.

 

<< Il CEDRAV, sin dalla sua istituzione nel 1990 - ha dichiarato il Presidente Pietro BELLINI - ha avuto come obiettivo la realizzazione di un "museo diffuso" promuovendo, contemporaneamente, un "turismo della conoscenza" finalizzato a creare sviluppo socio-economico nel territorio. È particolarmente significativo il fatto che tra i duecento soggetti partecipanti, il progetto dell'ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra sia stato incluso tra le 35 migliori pratiche e tra le 10 meritevoli di menzione speciale. Tutto questo premia il lavoro svolto in questi anni ed incoraggia ad andare avanti nonostante le innegabili difficoltà legate alla carenza di risorse economiche, strumentali e del personale >>. L'ecomuseo della Dorsale Appenninica Umbra, fa parte del sistema degli ecomusei riconosciuti dalla Regione Umbria ed è articolato in centri visita intitolati ad alcune “parole chiave” (Devozione; Ciarlatano; Farro; Norcino; Cardinale; Litotomi; Canapa; Raspe; Scotano, Tartufo) e a percorsi tematici (le vie dell'Acqua, della Cura, della Devozione, del Ferro, della Spina, ecc.) che ricalcano itinerari storici.

Centri e percorsi sono proposti come "luoghi della memoria" che forniscono i "codici di accesso" al territorio, promuovendone e favorendone la conoscenza, attraverso una lettura integrata dei diversi aspetti, ambientali, culturali, artistici, produttivi e sociali, che compongono l'inestricabile intreccio fra natura e cultura. << A ICOM Milano 2016 - ha concluso il Direttore Fulvio PORENA - il CEDRAV, piccola ma importante realtà culturale dell'Umbria, avrà la possibilità di confrontarsi con Keynote Speakers di fama internazionale e di partecipare a discussioni scientifiche scoprendo e condividendo successi, pratiche innovative e nuove sfide. Una grande opportunità per guardare non solo al futuro dell'ecomuseo ma anche del patrimonio culturale e ambientale che esso rappresenta >>. A Milano, la presentazione del progetto del CEDRAV, sarà anche l'occasione per evidenziare il ruolo che la Regione Umbria riconosce agli ecomusei, considerati validi strumenti per tramandare, valorizzare e rafforzare i legami museo-comunità e uomo-territorio.