All’Auditorium di San Domenico si è parlato dell’attuazione del riordino delle funzioni degli Enti di Area Vasta di cui alla legge 56/2014 e alla LR 10/2015. Questo il tema trattato dai Sindaci delle Province di Perugia e Terni (nella foto). Il Presidente Nando MISMETTI, anche nella doppia veste di Sindaco di Foligno, ha fatto gli onori di casa salutando il suo alter ego ternano Leopoldo DI GIROLAMO e i primi cittadini o loro delegati arrivati numerosi da tutta l’Umbria per affrontare un tema di stretta attualità. << Si tratta - ha dichiarato MISMETTI - di un incontro informale ma necessario in vista della fine dell’anno. Dobbiamo condividere una situazione preoccupante in quanto non siamo in grado di fare il bilancio di previsione 2015. Abbiamo subito come Provincia di Perugia 12 milioni di tagli, 6 milioni Terni.

 

A tutt’oggi la ricollocazione del personale tra pensionamenti e trasferimenti non è sufficiente se si pensa che era previsto il taglio del 50% delle spese per il personale. Tutto ciò si ripercuote anche nei servizi fondamentali: strade, viabilità e scuole per le quali non siamo in grado di dare tutte le risposte. Per il bilancio 2015 - ha aggiunto MISMETTI - ci aspettiamo che venga attuata una norma che ci consenta di poter utilizzare i fondi vincolati del bilancio che alla Provincia di Perugia consentirebbero di risolvere i problemi e a Terni aiuterebbero a trovare la soluzione. Ma la soluzione va trovata entro il 30 novembre. C’è poi il problema del diverso trattamento adottato tra le città metropolitane e le aree vaste. La Legge di Stabilità stanzia 400 milioni, di cui 250 milioni destinati alle 10 città metropolitane e 150 milioni alle 78 Province, quando il 70% dei cittadini vive nelle aree vaste e il restante 30% nelle città metropolitane >>.

Un concetto ribadito dal Presidente della Provincia di Terni, che ha parlato di << … due pesi e due misure sulle quali è indispensabile un approfondimento >>. Un altro punto toccato da DI GIROLAMO è quello riguardante il trasferimento di personale presso gli uffici dello Stato. << Soltanto il Ministero della Giustizia ha accettato il trasferimento dei nostri dipendenti. Non lo hanno fatto, contrariamente a quanto previsto originariamente, né le Prefetture, né il Ministero dell’Interno, né la Pubblica Istruzione >>. È seguito poi un ampio dibattito da parte dei sindaci che hanno dimostrato di aver particolarmente a cuore tutta la tematica legata alla riorganizzazione degli Enti di area vasta.