Torna la rassegna “Castello dei Destini Inventati”. Sabato 10 ottobre, a partire dalle ore 17.30, ci saranno visite guidate al Castello di Rocca Sinibalda, aperitivo a base di prodotti tipici del territorio e spettacolo teatrale su San Francesco. Castello di Rocca Sinibalda, Associazione Rokka Village e Teatro Rigodon, con la regia del Comune di Rocca Sinibalda, riprendono le attività, dopo la stagione 2014, con il primo di alcuni appuntamenti che caratterizzeranno la stagione autunnale. In occasione della visita a Rieti delle delegazioni del progetto di gemellaggio SPRINO, tra le città di Rieti, Nordhorn e Saint Pierre e che vedrà la partecipazione di 90 cittadini tedeschi e 30 francesi, si è voluto dare agli ospiti stranieri, che saranno presenti in città fino a domenica, la possibilità di godere del nostro meraviglioso territorio, costruendo un momento di scoperta tanto delle emergenze storiche, paesaggistiche, architettoniche e enogastronomiche, quanto della nostra identità culturale profonda, con un progetto sul Teatro del Sacro che fa incontrare idealmente Francesco, che così tanto amò Rieti, e San Benedetto, sulla tappa di Rocca Sinibalda del Cammino a lui dedicato.

 

<< Nei piccoli paesi si fanno eventi culturali occasionali, poco impegnativi, all’insegna dell’idea: piccolo paese, piccola vita - si legge in una nota degli organizzatori. La nostra idea rovescia l’assunto: piccolo paese, grande vita. Il “Castello dei Destini Inventati” non è un luogo fisico, è un luogo della mente e dell’anima, è l’idea di azioni distribuite lungo tutto l’anno, negli anni. Il “Castello dei Destini Inventati” nasce come percorso di ricerca che intende connettere un piccolo paese, una porzione specifica di territorio al più ampio sistema nervoso, rivelato da vecchie e nuove tensioni, artistiche e sociali, che ciclicamente attraversano il mondo. Per questo nasce un festival che ha inteso mettere al centro una visione giovane del futuro: fulcro di intuizioni e connessioni geniali e virali. Non un festival di persone che vengono a esibire la loro arte, nella logica del consumo culturale fine a se stesso.

Qui si viene per contribuire a costruire una nuova comunità intellettuale che possa essere ascoltata non solo dal resto della Provincia di Rieti, ma dal resto del mondo; una comunità che intreccia visioni arcaiche e future, connette uno specifico paesaggio (e l’arte di viverci) ad altri paesaggi, solo apparentemente distanti nello spazio e nel tempo. E’ il tentativo di coniugare arte e ambiente, in un connubio non asservito alle logiche del puro consumo culturale e della facile aggregazione sociale intorno ad un evento di ampia risonanza. Abitanti, artisti invitati, visitatori reali o virtuali del festival diventano una comunità provvisoria capace di rigenerare la visione e la vita dell’uomo nei piccoli paesi; una festa di cose intime e di globali passioni artistiche e civili. Una agonia dei sensi nella quale il corpo del singolo e il corpo sociale bruci la visione ereditata dal vecchio secolo. Entriamo nell’epoca dei luoghi, puntiamo il compasso su un piccolo paese che divenga la capitale di un grande sogno: luogo di raduno di spiriti insofferenti; alla ricerca di una nuova economia, che  in un bizzarro impulso energetico, s’irraggi da un piccolo luogo.

Elaborare un progetto territoriale significa quindi avvertire la complessità delle relazioni tra processo economico e risorse locali, in luoghi che hanno costruito e ricostruito nel tempo il loro benessere economico - hanno concluso gli organizzatori della rassegna. Un contenitore, quindi, attraverso il quale ripensare il territorio e il suo sviluppo attraverso la cultura e la valorizzazione delle bellezze naturali, paesaggistiche e architettoniche. Residenzialità e ospitalità di ricerca artistica e tecnologica di valore nazionale e internazionale che negli anni permettano l’attivazione di idee, imprese innovative. Progettare e creare novità permette di reinventare il territorio. Il progetto continuerà a svilupparsi in azioni che, sinergicamente, contribuiranno a disegnare un possibile percorso unitario dello sviluppo attraverso l’arte, la cultura, l’innovazione tecnologica, l’ambiente naturale >>.