Castagneti a rischio anche a Manciano per l'attacco del temibile Cinipide l'imenottero, proveniente dalla Cina, che sta decimando interi castagneti lungo la Penisola. Come contrastare il pericoloso insetto per restituire tranquillità ai produttori locali garantendo l'integrità dei castagneti è stato il tema dell'incontro promosso dall'Amministrazione comunale. Alla riunione hanno partecipato la Vice Sindaco Stefania MOCCOLI (nella foto), numerosi proprietari dei castagneti di Manciano, i tecnici Eliana CONSOLANI e Luca CROTTI del servizio fitopatologico della Regione, Alvaro PAGGI e Tiziana RAVAGLI funzionari della Comunità Montana, temporaneamente incaricati di collaborare con il Comune di Trevi per alcuni progetti inerenti l'ambiente, il territorio e le sue tipicità. << Dobbiamo prendere atto del grave stato di deperimento in cui versano i castagneti di Manciano - ha dichiarato la MOCCOLI - ma questa amministrazione è fortemente interessata al recupero e alla valorizzazione della castanicoltura di questo territorio.

Si tratta di una superficie di modesta entità, non più di quindici ettari, ma del tutto particolare. La castagna di Manciano, infatti è un ecotipo locale dalle caratteristiche molto apprezzate per la dolcezza della polpa e per le notevoli dimensioni del frutto che rendono le castagne adatte ad essere consumate come caldarroste sicuramente alla stessa stregua dei più conosciuti marroni della vicina Spoleto. Intorno a questa coltivazione fortemente localizzata ma con profondi legami con la storia locale, muovono iniziative interessanti da promuovere e sviluppare in quanto capaci di catalizzare un interessante flusso turistico >>. I tecnici della Regione hanno assicurato che, così come già avviato per i castagneti di Spoleto, sarà avviata a Manciano la lotta biologica al Cinipide con il Torymus sinensis, unico insetto predatore del parassita. Dal canto loro i castanicoltori hanno evidenziato l'urgenza di intervenire anche con opportune potature di risanamento e di realizzare nuove piantagioni utilizzando per gli innesti il materiale locale. Provvedimenti che comportano notevoli investimenti che necessitano di finanziamenti pubblici che potrebbero essere reperiti nell'ambito del Piano di Sviluppo Rurale prossimo ad essere adottato dalla Regione. Per dare maggiore forza al comparto della castanicoltura è stato ipotizzato di costituire un'associazione ad hoc che punti a mettere in campo azioni mirate per promuovere e salvaguardare il settore.