Sabato 7 e domenica 15 febbraio, alle ore 18.30, il Centro Culturale Valentiniano in collaborazione con la basilica di San Valentino proporrà la rievocazione storica sul martirio di San Valentino, Patrono di Terni e Santo dell’Amore, dal titolo “San Valentino, vita, santità e martirio”. L’atmosfera del III secolo d.C., in cui sono ambientate le vicende della vita del Santo, verrà ricreata con un colonnato in stile ionico-romano e dai costumi storici degli attori protagonisti e dei figuranti, realizzati per l’occasione dall’Istituto Superiore Professionale IPSIA di Terni. Accanto alla figura del protagonista San Valentino verranno rappresentati Placido, Prefetto romano che diede ordine di procedere alla decapitazione del Santo, i centurioni, il Senato romano e Abondio, figlio del Prefetto Placido e primissimo seguace di Valentino, fino ad una rappresentazione allegorica del trionfo dell’amore, affidata alle figure di Sabino e Seraphia, lui pagano, lei ternana cristiana, che grazie alla fede del Santo martire, riuscirono a coronare il loro sogno d’amore.

Gli interpreti reciteranno testi scritti per l’occasione da alcuni degli attori in collaborazione con il Centro Culturale Valentiniano, ad eccezione delle scene attinenti al martirio i cui testi sono liberamente tratti dall’opera “Melodramma San Valentino”, composto dal ternano Antonio CHECCHI nel 1699 che dedicò quest’opera ai cittadini ternani e illustrissimi priori, in occasione dell’inaugurazione del nuovo altare maggiore della basilica ove furono traslati i resti mortali del santo, rinvenuti nel 1605. << La rappresentazione in costume vuole restituire prestigio alla figura del Santo Patrono, da anni ormai offuscata da una eccessiva commercializzazione e da un semplice scambio di auguri tra giovani fidanzatini - ha dichiarato Emiliano BUCCETTI, Vice Presidente del Centro Culturale Valentiniano. Duplice è l’obiettivo che si vuole perseguire: far conoscere alle nuove generazioni, attraverso immagini tangibili, il messaggio di amore di San Valentino, di un amore nono solo uomo-donna, ma per il prossimo, del prodigarsi per gli altri, donando se stessi; ricordare che il 14 febbraio non solo è una giornata di festa cittadina ovvero scolastica, quanto piuttosto la celebrazione del martirio di un santo, nostro concittadino, che ha dato tutto per gli altri e per Dio, compresa la sua stessa vita >>.