Presso la Sala FIUME di Palazzo DONINI è stato presentato alla stampa locale il Rapporto 2014 di Confcommercio della Provincia di Perugia (nella foto). La crisi e il peso soffocante di tasse e tariffe hanno condizionato pesantemente la vita delle imprese, che spesso non hanno avuto a disposizione risorse sufficienti da destinare agli investimenti, o all’inserimento di nuova forza lavoro, o alla formazione, una funzione invece giudicata strategica. Pesante anche il condizionamento della concorrenza sleale e dell’abusivismo. C’è però anche qualche nota positiva: è aumentata la percentuale di imprese che hanno incrementato il proprio fatturato e, soprattutto, c’è nella quasi totalità degli imprenditori (89%) la determinazione ad andare avanti a tutti i costi. Crescono le imprese disposte a lavorare in rete, e la quota di quelle che utilizzano le nuove tecnologie.

Inoltre, le aspettative per il 2015 sono alte: c’è voglia di ripresa, anche mettendosi in gioco e tentando nuove strade. Nonostante sia ancora molto bassa la fiducia nel supporto che può venire dalla politica, ritenuta incapace di comprendere a fondo le necessità delle PMI e deludente anche per autoreferenzialità, distanza e incapacità di far comprendere il proprio operato. Mentre risulta fin troppo chiaro cosa la politica chiede in termini di tasse e tariffe. Nel presentare i dati quantitativi e qualitativi, il Presidente Giorgio MENCARONI ha anche indicato le sei direzioni verso le quali dovrebbero essere orientati gli interventi prioritari necessari alle imprese. << Serve anzitutto una riduzione delle pressione fiscale. L’unico modo per uscire dal tunnel della crisi è il rilancio della domanda interna, tanto per i consumi che per gli investimenti. Noi lo diciamo da sempre, ma oggi sta finalmente diventando un’idea condivisa. Alla base ci deve essere una azione decisa per ridurre le tasse, tagliare la spesa pubblica improduttiva e rendere la burocrazia più veloce ed efficiente. Poi ci devono essere le azioni a sostegno delle imprese che si stanno impegnando per la ripresa. Si deve favorire l’accesso alle nuove tecnologie digitali soprattutto da parte delle imprese piccole e piccolissime: nel 2015 Confcommercio offre a tutti gli associati la formazione gratuita sugli strumenti del web che possono aumentarne le potenzialità; la Regione potrebbe a sua volta emanare un bando per incentivare questi processi. Finalmente, si sta prendendo coscienza del ruolo trainante del turismo - ha aggiunto MENCARONI. E’ importante che alle valutazioni di principio seguano fatti e scelte concrete perché davvero questo settore possa essere un volano per tutta l’economia regionale. Nel mercato globale, inoltre, la sfida dell’internazionalizzazione deve essere alla portata di tutti e riguardare le imprese di tutti i settori, non solo quelle vocate tradizionalmente a import/export. Anche le imprese del commercio, dei servizi e del turismo devono poter sperimentare questa opportunità, meglio se in una prospettiva e in un’ottica di integrazione di risorse e di progetti. La strategia delle reti di imprese, che si comincia a sperimentare anche nel nostro territorio, deve continuare ad essere supportata e favorita. Così come va incentivata l’iniziativa di tutte quelle imprese che (singolarmente, in rete con altre, in collaborazione con le amministrazioni comunali o altri soggetti) si stanno dando da fare per riqualificare il territorio in cui operano o nella organizzazione di iniziative di animazione, sempre più numerose e con il merito di aver riacceso i riflettori sui centri storici dell’Umbria >>. Questo è uno degli ambiti in cui nei prossimi mesi (con un maggiore e coordinato impegno nella organizzazione e promozione delle iniziative di animazione territoriali) si svilupperà l’attività della Confcommercio della Provincia di Perugia, che vuole affiancare ai servizi già collaudati una serie di nuove opportunità per aiutare le imprese a fare business e stare con successo sul mercato. Sarà intensificata l’operatività degli sportelli Start Up, Franchising, MePA, per il commercio estero, ad esempio; ma è stato anche stilato un fitto calendario di incontri (dedicati anche ai giovani imprenditori e alle imprese più innovative del terziario) per creare nuove occasioni di scambio e di lavoro. << E’ un momento di cambiamento anche per le associazioni di categoria - ha concluso MENCARONI. Noi lo stiamo facendo anche attraverso nuovi servizi, per rispondere ai nuovi bisogni delle imprese. Siamo pronti e investiremo molto su questo, a partire dalla promozione del territorio e dall’utilizzo delle nuove tecnologie >>.