<< La Valnerina deve osare di più, esprimere meglio il suo potenziale, guardarsi dal conservatorismo e rischiare. Solo così potrà innovarsi e crescere >>. Questa la dichiarazione di Fabrizio BARCA, ex Ministro per la Coesione territoriale nel Governo MONTI e attuale Dirigente generale al Ministero dell’Economia, durante lo svolgimento dell’audizione della Commissione interministeriale (nella foto) chiamata a valutare la candidatura presentata dall’intero territorio della Valnerina (compresa quella del versante ternano), questo nell’ambito del Piano Nazionale di Sviluppo delle Aree Interne. L’iniziativa si è svolta nella città di San Benedetto, presso la Sala del Consiglio Maggiore. Per poter beneficiare di questa strategia di sviluppo, riservata alle aree più lontane dai servizi primari e finanziata dai fondi comunitari 2014/2020, per una somma complessiva di 3 milioni e 800mila euro, 14 Comuni della Valnerina si sono uniti presentando un dossier contenente criticità e risorse del territorio.

Lo hanno fatto per il tramite del Sindaco di Norcia, Nicola ALEMANNO, portavoce dell’area, di rappresentanti della Regione Umbria, della scuola, dei servizi sanitari e dei trasporti, ma anche attraverso gli imprenditori locali, le realtà produttive e l’associazionismo. << Quella di oggi - ha dichiarato ALEMANNO - il nostro territorio, che in questi anni ha già sperimentato forme di gestione integrata di vari servizi, da quelli sociali a quelli di Protezione Civile, per non parlare dei vari progetti intercomunali e di area vasta, finanziati da enti come BIM, GAL e CEDRAV, che ci hanno permesso di salvaguardare i servizi minimi e di fare di più con meno. Siamo certi - ha aggiunto - che queste nostre piccole comunità, se sostenute, potrebbero diventare città smart esemplari, aperte all’interculturalità, creative e innovative, focalizzate sulla valorizzazione della propria identità storica e culturale e sul benessere equo dei cittadini >>. Gli interventi dell’audizione pubblica si sono quindi orientati e concentrati sui quattro pilastri del progetto: lo sviluppo locale, la mobilità, la scuola e la sanità. In merito al trasporto pubblico sono state presentate diverse criticità legate soprattutto alla mobilità interna e alla mobilità verso i servizi dei capoluoghi di regione. << La Valnerina - ha proseguito Massimo PROCOPIO di Isfort e membro del Comitato Nazionale per le Aree Interne - potrebbe diventare un territorio sperimentale per l’integrazione oraria e tariffaria dei mezzi di trasporto, per l’attivazione di servizi innovativi a domanda come pure per l’integrazione dei servizi di trasporto tradizionali con la mobilità dolce >>. Nell’illustrazione delle problematiche riguardanti la scuola sono emerse parimenti delle proposte progettuali valutate molto positivamente dalla Commissione. Accanto alle difficoltà oggettive illustrate dalle due dirigenti scolastiche dei plessi di Norcia e Cascia (discontinuità dell’insegnamento, carenza di dotazioni organiche, difficoltà nei trasporti, …) sono stati messi in luce interessanti progetti di crescita come la formazione dei giovani attraverso le nuove tecnologie e l’attivazione di green jobs per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro. A questo riguardo, molto innovativa la proposta lanciata dallo stesso BARCA di << … fare un accorpamento dei vari plessi scolastici della Valnerina prevedendo la costruzione di una scuola ex novo. Oggi - ha ribadito, riferendosi a tutti i servizi, compresi quelli sanitari - bisogna fare rete nel territorio per contare nel tavolo decisionale della politica. Occorre creare un’alleanza permanente tra i Comuni e lavorare su due o tre idee innovative. Le proposte sono tante ma occorre scegliere su quale settore specifico e su quale progetto in particolare convogliarle. Si tratta di rischiare e fare scelte difficili, ma è necessario se si vuole combattere lo spopolamento e creare una migliore qualità della vita >>.