La Bottega di Mestiere “Il Dolce Centro Italia”, ha già prodotto i primi risultati con le proposte di assunzione rivolte in queste settimane da alcune delle sei aziende coinvolte ad una parte dei nove giovani che, per sei mesi, hanno imparato il mestiere di pasticcere e gelataio. Questo è emerso durante la cerimonia di consegna degli attestati a Matteo RICCIARDI, Michela LUCIANI, Matteo DISCEPOLI, Susanna ADAMI, Giulia MELCHIORRI, Andrea ANNIBALDI, Danilo ROSSI, Matteo PERNA e Maria PASCUCCI, svoltasi presso la Camera di Commercio alla presenza del Prefetto Chiara MAROLLA, del Presidente dell’Ente camerale Vincenzo REGNINI, dell’Assessore comunale alle Attività Produttive Emanuela PARIBONI, dell’Assessore comunale al Bilancio Paolo BIGLIOCCHI, del Presidente di Confcommercio Imprese per l’Italia di Rieti Leonardo TOSTI, del coordinatore del progetto AMVA per il Lazio dell’area OS di Italia Lavoro S.p.A. Roberto TROPEA, del tutor organizzativo della Bottega di Mestiere Valentina COLARIETI TOSTI (Italia Lavoro S.p.A.), di Luigi MAZARA dell’Ente Bilaterale per il terziario, Giuseppe DIANA, Direttore della Direzione Territoriale del Lavoro, Antonio ZANETTI della Giunta camerale, Camillo PIETROLUCCI dell’Istituto Alberghiero.

L’input, che ha permesso l’avvio della Bottega di Mestiere, è partito da Confcommercio Imprese Rieti, la quale ha coordinato le imprese per la presentazione del progetto in risposta all’Avviso pubblico dell’Area Occupazione e Sviluppo di Italia Lavoro (Programma AMVA), contando sulla collaborazione della Provincia attraverso i Centri per l'Impiego di Rieti e Poggio Mirteto, e del Comune di Rieti (attraverso l’Informagiovani) che hanno promosso l'opportunità tra i giovani aspiranti, oltre che dell’Istituto Alberghiero COSTAGGINI di Rieti. Le aziende che hanno ospitato i tirocinanti sono stati la Pasticceria dei F.lli NAPOLEONE, la Pasticceria FIORI (Ambra S.r.l.), i forni Panificio Sabino di Marino FLAMMINI, Sant’Agnese (FIORENTINI) ed Antico Forno di SORGI Pietro e Patrizia, il Panificio La Spiga di Montopoli di Sabina di Quinto e Gregorio GIUSTI. Nel corso della cerimonia (nella foto), le istituzioni hanno valorizzato l’esperienza della bottega di mestiere come ottimo strumento per motivare i giovani (in particolare in un periodo che presenta scarse opportunità occupazionali unite ad una forte conflittualità tra nuove e vecchie generazioni in tema di diritti dei lavoratori) e permettere un affiancamento intenso tra datore di lavoro e tirocinante in grado di permettere un reale trasferimento di competenze e creare un rapporto sinergico tra i due. Inoltre, è stato evidenziato come la riuscita dell’esperienza della bottega reatina, che è stato auspicato possa essere replicata anche in altri settori come ad esempio la ristorazione, sia il risultato di una collaborazione costruttiva tra pubblico e privato che porta a promuovere anche la propensione all’autoimprenditorialità.