<< Tra le tante iniziative che si sono fatte e si faranno in Italia per celebrare il centesimo anniversario della nascita di Gino BARTALI, questa è una delle più significative. Rievochiamo infatti il tragitto che il campione percorreva, a rischio della vita, durante la II guerra mondiale, per portare i documenti che salvarono centinaia di perseguitati razziali e politici >>. Questa la dichiarazione di Carlo ROSCINI, Presidente regionale di Federciclismo Umbria, che ha spiegato lo spirito che, anche quest’anno, ha animato il ciclopellegrinaggio Terontola-Assisi. Durante i 70 km del percorso, i ciclisti, prima dell’arrivo ad Assisi dove venivano stampati i documenti falsi per BARTALI, hanno fatto tappa alla sede centrale del Gruppo Grifo Agroalimentare (nella foto), a Ponte San Giovanni, per un momento di ristoro con i prodotti della cooperativa.

<< Così come nelle precedenti edizioni - ha aggiunto Riziero GIOVI, Vice Presidente del Gruppo Grifo - anche quest’anno abbiamo voluto dare il nostro piccolo contributo a questa bella manifestazione. Riteniamo, infatti, molto attuale il messaggio che BARTALI ci ha tramandato. Ci fa piacere che tutti gli sportivi abbiano apprezzato i prodotti che provengono dalla nostra terra >>. << Questo passaggio al Gruppo Grifo Agroalimentare - ha commentato anche ROSCINI - è importante perché si tratta di un’azienda umbra, da sempre vicina al mondo dello sport e del ciclismo >>. A prendere parte all’evento sportivo sono stati 18 squadre e circa 300 atleti provenienti da tutta l’Umbria e dalla Toscana. Tra questi anche Livio TRAPE’, campione olimpico di ciclismo nel 1960. << Quando io correvo in Toscana - ha ricordato TRAPE’ - con Gino abbiamo passato dei momenti stupendi insieme. In questa particolare ricorrenza, con il gruppo ciclistico di Montefiascone, abbiamo voluto onorare in massa la sua figura >>. L’omaggio a BARTALI è stato portato anche alle lapidi che ne ricordano il lato più umano, poste alla stazione di Terontola di Cortona e a Ripa di Perugia.