Piena solidarietà ai lavoratori della Cooperativa Aidas di Terni (nella foto). È quanto esprime la Segreteria regionale della UIL Umbria nei confronti degli operatori impegnati nella vertenza, dai toni duri, per il riconoscimento del diritto allo stipendio, non pagato da tredici mesi. << Siamo fortemente preoccupati per la salute degli operatori - si legge in una nota - che non si alimentano da dodici giorni e che intendono proseguire fino a quando non si prefigurerà la soluzione della vertenza. Riteniamo che sia inaccettabile non essere pagati dopo 13 mesi di lavoro qualunque siano le motivazioni che hanno prodotto questa situazione >>. Inoltre, con la solidarietà, il sindacato regionale, nella persona del suo Segretario, Claudio BENDINI, ha fatto richiesta di intervento con urgenza al commissario della cooperativa, al Prefetto e al Sindaco di Terni << … perché si trovi una soluzione che tuteli i diritti dei lavoratori della cooperativa >>. << È inaccettabile l’inerzia di USL Umbria2 e Regione Umbria rispetto alla vicenda dell’Aidas e del mancato pagamento degli stipendi a fronte di mesi e mesi di lavoro prestato >>.

Questo anche il commento di Marco COTONE, Segretario regionale di UIL Fpl Umbria, di fronte alla situazione dei lavoratori della cooperativa ternana, impegnati in una vertenza perché non percepiscono lo stipendio da tredici mensilità e in sciopero della fame da dodici giorni. << Non va dimenticato che la ex ASL 4 è stata causa indiretta di almeno una parte dei problemi finanziari dell’Aidas - ha proseguito COTONE - avendo bloccato il trasferimento di 40 posti letto a Collerolletta e provocando così il mancato avvio della struttura per circa un anno e mezzo >>. Questa operazione dell’ASL da cui Aidas, e quindi le lavoratrici, ha subito un danno è stata poi censurata, nel luglio dello scorso anno, dal Consiglio di Stato che ha dato ragione alla cooperativa. Almeno ora, USL Umbria2 e Regione potrebbero intervenire perché il loro contributo mensile per i posti convenzionati, a cui va aggiunto quanto entra dalle rette direttamente pagate dagli assistiti, sia destinato prioritariamente al reperimento di quanto è necessario per i pazienti anziani e per il pagamento degli stipendi. Lo stesso sindaco potrebbe favorire questa operazione intervenendo per richiedere una dilazione del pagamento delle utenze delle strutture, in considerazione del servizio prestato. È quindi perlomeno fuori luogo - ha concluso COTONE - l’atteggiamento del commissario ministeriale di Aidas, Silvia VOLPINI, che sembra troppo sbrigativamente risolvere la questione dichiarando che i soldi non ci sono. Dovrebbe invece attivarsi con maggiore zelo. Ha aspettato oltre un mese dal suo insediamento per fare le “consegne”, per trovare i soldi per lo stipendio di chi seguita da mesi a lavorare mandando avanti i servizi pur non essendo pagato. Sarebbe anche da chiedere al commissario perché non si è attivata per richiedere alla USL Umbria2 un risarcimento per il danno subito a seguito del blocco del trasferimento dei 40 posti a Collerolletta, ritenuto poi illegittimo dal Consiglio di Stato. Risarcimento che potrebbe comportare una boccata di ossigeno per le lavoratrici Aidas che non hanno il necessario per vivere >>.