I dati sono significativi: 7 milioni di italiani hanno problemi di emicrania e ben 5 milioni sono donne. Parlare di questo annoso problema è lo scopo dell’evento, organizzato dalla Provincia di Perugia, insieme alla Lega Italiana Cefalgici e dalla Società Italiana per lo Studio delle Cefalee e promosso dall'Associazione Sviluppo, Welfare ed Innovazione per l'Umbria (nella foto). Ad intervenire sull’argomento sono stati: Aviano ROSSI, Vice Presidente dell’Amministrazione provinciale e Presidente dell’Associazione SWI per l’Umbria; Angela PIPERNI, farmacista e rappresentante per l’Umbria della Lega Italiana Cefalalgici; Paola SARCHIELLI, neurologa e responsabile del centro cefalee dell’Ospedale Santa Maria della Misericordi di Perugia. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità il 12% della popolazione mondiale adulta soffre di emicrania, malattia che colpisce soprattutto fra i 25 e i 55 anni. Il mal di testa è causa di maggiore invalidità rispetto ad altre gravi malattie neurologiche quali l'epilessia, la sclerosi multipla e il morbo di Parkinson. E' al 19° posto della classifica delle malattie che comportano il maggior numero di anni vissuti in una condizione di dolore.

<< Sento spesso parlare - ha dichiarato ROSSI - di Casa della Salute come ridefinizione organizzativa e logistica dei servizi sanitari territoriali, ma non sempre avverto nuove strategie nell'affrontare i problemi socio-sanitari emergenti. Con lo sportello Salute In-Forma, con le associazioni di volontariato, le società scientifiche, con questi seminari, stiamo mettendo in relazione professionisti, volontari, pazienti e loro familiari per concretizzare sul campo una vera casa della salute, dove l'educazione sanitaria diventa un modo molto efficace di dare risposte ai bisogni della comunità >>. << Questa patologia - ha aggiunto la SARCHIELLI - è di grande impatto sociale, ed incide in maniera sostanziale nella vita lavorativa e sociale di chi ne è affetto. Si stima che questa malattia sia al quinto posto tra quelle invalidanti per le donne e al 10 per gli uomini. Sono circa 3.000 all’anno le visite che vengono effettuate dal centro cefalee. Per tenere sotto controllo questa patologia, serve una diagnosi che permetta di capire quali sono i fattori scatenanti (diagnosi non sempre semplice) per riuscire a controllarla, anche con una giusta qualità della vita >>. Invece, la PIPERNI ha affermato che la Lega Italiana Cefalalgici, aperta in Umbria da un anno, conta già 100 iscritti: << Questi incontri sono volti a fornire informazioni sulle cefalee e a far conoscere l’associazione come tramite importante tra malati, strutture sanitarie e politica. Questo connubio può aiutate i pazienti a superare meglio i problemi che derivano dalla malattia >>.